Puntare a enfatizzare le profondità della cultura, dell’arte, della natura, l’eccellenza della gastronomia e delle produzioni tipiche, l’unicità delle tradizioni e del folklore popolare.
L’Italia deve ripartire da qui per promuovere nel mondo un turismo sostenibile ed ecocompatibile che, insieme, renda giustizia alla bellezza diffusa del nostro Paese.
“La Puglia in questo è maestra con la sua bellezza naturale, le radicate tradizioni popolari, uniche nel mondo, capaci di incantare qualsiasi turista, e le eccellenze della nostra gastronomia e delle nostre produzioni, dall’olio al vino passando per i frutti della nostra terra, non smetterò mai di dirlo ovunque andrò. Il turismo slow può e deve essere, quindi, la nostra più naturale e preziosa risorsa economica e il nostro baluardo all’estero” commenta la senatrice pugliese del MoVimento 5 Stelle, Patty L’Abbate che, di questo e molto altro, ha parlato durante il lungo weekend di Budapest nei giorni scorsi, in occasione della riunione dei membri del Parlamento della “Commissione Affari Culturali dell’INCE: Cultura, ricerca, scienza e tecnologia”.
La senatrice vi ha preso parte in rappresentanza della delegazione Italiana.
“E’ stato un incontro molto fruttuoso dove ho avuto modo di parlare in rappresentanza del nostro Paese di turismo, in particolar modo quello transfrontaliero. Pensiamo, ad esempio, ai cammini dei pellegrini: una forma sostenibile di turismo lento che permette di scoprire con calma e in profondità la ricchezza culturale, artistica, naturalistica, gastronomia dei nostri territori, le tradizioni e il folklore, le feste popolari, la nostra storia” ha raccontato la senatrice ormai nota per le sue battaglie green, per il sostegno di nuovi modelli ecocompatibili ed ecosostenibili, in ogni ambito della vita, dall’economia, all’industria e ora in prima linea anche per il sostegno al turismo slow.
“Ho sottolineato che il turismo deve essere visto come un generatore di cultura e coesione e per fare ciò bisogna fare rete e partire dalle comunità locali per poi giungere alle istituzioni centrali. Favorendo incontri tra cultura e università, professionisti e aziende” ha detto ancora la senatrice L’Abbate durante il suo lungo intervento all’importante meeting della General committee on cultural affairs su “Nuove prospettive di cooperazione culturale” che si è tenuto a Budapest dal 27 al 30 marzo scorso.