L’Ordine dei Medici festeggia a Tenuta Moreno la professione, omaggia i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 40 anni di laurea e il giuramento dei neolaureati

“La professione medica è una passione che si svolge con scienza e coscienza” parte da qui la cerimonia dedicata ai camici bianchi organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di  Brindisi svoltasi ieri pomeriggio, 27 settembre, presso la sala conferenze di Tenuta Moreno a Mesagne. L’Ordine, nella persona del suo presidente il dott. Arturo Oliva, ha voluto festeggiare la professione e contestualmente omaggiare i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e 40 di laurea. “Abbiamo voluto rendere merito a chi ha dedicato e continua a dedicare la propria vita alla professione medica- ha detto il presidente Oliva- in un momento storico in cui la sanità spesso è in difficoltà c’è chi con spirito di abnegazione continua a garantire l’assistenza e le cure mediche”. La cerimonia che ha visto una grande partecipazione si è aperta con un omaggio ai medici che sono andati ben oltre il dovere professionale sacrificando la propria vita per il bene collettivo. “Abbiamo voluto  ricordare- ha detto Oliva- non solo per i colleghi che sono venuti a mancare durante la pandemia ma anche a tutti coloro che nell’esercizio del loro lavoro hanno abbracciato la professione sino alle estreme conseguenze”. A questo proposito è stato proiettato un video che racconta la “Casa dei Medici” a Duno, in provincia di Varese, un luogo simbolo della professione medica,  un tempio votivo dedicato a tutti i camici bianchi che hanno compiuto il loro dovere a costo della vita. La lettura dei nomi ha suscitato grande emozione tra i presenti tra questi anche il direttore generale della Asl di Brindisi, il dott. Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario della Asl di Brindisi, il dott. Vincenzo Gigantelli, e il direttore amministrativo della Asl di Brindisi, la dott.ssa Loredana Carulli.

 In particolare il direttore generale De Nuccio nel suo intervento ha detto: “La prima istituzione che ho voluto incontrare quando sono arrivato a Brindisi in qualità di direttore generale è stato l’Ordine dei Medici nella persona del presidente, il dott. Oliva, questo perché ritengo che i medici rappresentano il cuore pulsante delle nostre cure sanitarie. E’ unanime la volontà di questa direzione sanitaria strategica quella di collaborare con l’Ordine dei Medici anche in un periodo storico così complesso e difficile per trovare delle soluzioni condivise. Parecchi sono i punti di convergenza, innanzitutto quello di garantire dei servizi di qualità da erogare ai cittadini e garantire ai medici che tali servizi vengano erogati in sicurezza e consapevolezza. Quindi sono certo che riusciremo a stringere un rapporto di collaborazione tale da consentire a tutti noi di erogare servizi nell’interesse della collettività nel più breve tempo possibile e nel migliore dei modi”. Nel corso della cerimonia è stato presentato anche il nuovo logo che d’ora in poi rappresenterà l’Ordine dei Medici e che oltre al “bastone di Asclepio”, simbolo della medicina, racchiude i luoghi rappresentativi del territorio, le Colonne Romane e il Monumento al Marinaio illustrato dallo storico dal prof. Antonio Mario Caputo. Successivamente la dott.ssa Palma Fedele, direttrice della UOC di Oncologia di Francavilla Fontana, ha illustrato l’ultima pubblicazione “Novità nella Terapia Medica dei Tumori”. La cerimonia è proseguita, poi, con la consegna delle medaglie d’oro e d’argento, rispettivamente per il 50 e i 40 anni della laurea, ai colleghi che si sono distinti sul territorio. “E’ un onore consegnare queste medaglie- ha detto il presidente Oliva- a questi colleghi che hanno contribuito in maniera fattiva alla professione medica e che oggi rappresentano un esempio per tutti i giovani che vogliono intraprendere e hanno intrapreso questo percorso professionale”. A questo proposito a conclusione della cerimonia numerosi neolaureati in Medicina sono stati invitati a prestare giuramento professionale descritto dallo stesso Oliva come “un impegno etico e deontologico che ha un valore superiore anche alle stesse leggi che regolano l’attività di ogni medico”.

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