Mettere in discussione un amore che si credeva indissolubile, demolire ogni certezza, scavare a fondo per comprendere la vera essenza e il valore di un rapporto lungo 18 anni. Loreta Minutilli si cala con penna arguta e introspettiva nei panni di un uomo, consegnandoci la sua seconda fatica letteraria, “Quello che chiamiamo amore”, edita da La nave di Teseo nel 2021. Per celebrare la Giornata Mondiale del Libro, venerdì alle 18:30 la talentuosa autrice pugliese, classe ’95, sarà ospite del progetto culturale Librincircolo, affiancata dai giornalisti Sebastiano Coletta e Serena Greco. “Quanti segnali bisogna mancare prima di accorgersi di aver condiviso diciotto anni con qualcuno che non si conosce affatto?”, è la domanda da cui si sviluppa la vicenda che vede protagonista Ettore, marito oltremodo apprensivo e geloso, che, nel tempo, finisce per privare Elisa di ogni libertà: la soffoca, la opprime, la fa sentire un oggetto a cui impone persino l’abbigliamento.Ma Ettore, in fondo, non è consapevole della sofferenza della moglie, crede di fare il suo bene, di renderla felice, interessandosi morbosamente a lei. Per questo è spiazzato dall’improvvisa decisione di Elisadi prendersi una pausa e tornare a vivere dalla madre. Ettore ama la vita, la ama così tanto, forse, da non riuscire a viverla autonomamente: il suo unico punto d’appiglio all’esistenza è Elisa, la donna che ha conosciuto da ragazzo e che gli ha anche dato dei figli. Ma il “caso” pirandelliano, la scintilla che scocca all’improvviso e mette di fronte a una crisi identitaria, vuole che Elisa trovi la forza di ribellarsi, di dire “basta”. Inizia così per Ettore un periodo di riflessione, un percorso complesso nei meandri della sua coscienza alla ricerca spasmodica della verità. Già con “Elena di Sparta”, Baldini&Castoldi 2019, Loreta Minutilli aveva dato prova di una notevole sensibilità e capacità di analisi, in un’originale “rimasticazione” del mito greco. Valori pienamente confermati in questo romanzo di formazione dallo stile asciutto e comunicativo, che pone l’accento su una tematica di grande attualità, osservata da una prospettiva inconsueta e inedita. Complice la freschezza di una scrittrice evidentemente giànavigata, giovane speranza del panorama letterario contemporaneo.