Lucrezia D’Amico dirigente Confesercenti Ostuni scrive:
«Non possiamo rischiare un nuovo look down per le nostre attività a causa dei ritardi dell’Asl. Purtroppo in questi giorni sto ricevendo diverse segnalazioni da parte di operatori commerciali di Ostuni, che hanno contratto il Covid, costretti a rimanere nelle loro abitazioni, in attesa dei risultati di tamponi molecolari effettuati alcuni giorni prima. E’ emblematico il caso di un ristoratore che ha eseguito un tampone molecolare il 31 dicembre scorso, all’interno del Drive In di Ostuni. Solo ieri dopo 4 giorni è giunta la comunicazione dell’esito negativo del tampone. Praticamente per quattro giorni ha dovuto tener chiusa la sua attività, nonostante fosse negativo. E’ semplicemente assurdo. Chi sta tutelando in questa fase le nostre imprese, non solo di fronte alla malattia, ma anche ai ritardi della burocrazia? Oggi, poi, partiranno i saldi: molti negozi anche ad Ostuni, purtroppo, rischiano di essere ancora chiusi perché proprietari o commessi devono essere informati dall’Asl sull’esito del loro accertamento medico. Come possiamo programmare il nostro futuro, quelle delle nostre famiglie e dipendenti, davanti ad un sistema che giorno dopo giorno manifesta tante falle? Chi ripagherà mai quegli imprenditori costretti a chiudere di fronte ai tanti disservizi a cui stiamo assistendo tra linee telefoniche irraggiungibili e portali web della regione praticamente di difficile accesso per ore? Pur intravedendo una minima speranza con l’ultima circolare da parte del Ministero della Salute, che dà la possibilità ai contagiati con terza dose di poter porre fine al periodo di isolamento anche attraverso l’esito negativo di un test antigenico in farmacia, continuo ad essere davvero preoccupata per quelle che potrà accadere durante le prossime settimane, nel pieno della quarta ondata. Auspico, finalmente con la riapertura del centro vaccinale ad Ostuni un aumento delle terze dosi. Le nostre attività stanno ormai da due anni vivendo un periodo storico difficile, ed è per questo che chiedo alle autorità competenti di intervenire attraverso un rafforzamento di controllo di ogni procedura legata al Covid: dalle fasi di processo dei tamponi alla comunicazione finale dei relativi esiti. Non si possono tenere a casa per giorni titolari di partite Iva o dipendenti che non appartengono al settore pubblico».
Lucrezia D’Amico dirigente Confesercenti Ostuni