Lunedì 24 febbraio incontro dal tema “Sandro Pertini. Dalla Resistenza al Quirinale”

Sandro Pertini. Dalla Resistenza al Quirinale” è questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato dalla Associazione Culturale “La Torre dell’Orologio”, dalla Società Dante Alighieri, dalla Feltrinelli Point, dall’ANPI e dall’Osservatorio Istituzionale per la libertà e la giustizia sociale “Sandro e Carla Pertini” che si svolgerà lunedì 24 febbraio 2020 alle ore 18,00 presso la Libreria Feltrinelli Point di Brindisi, c.so Umberto n.113.

All’incontro che sarà moderato dalla prof.ssa Teresa Nacci, Presidente della Società Dante Alighieri, dopo i saluti di Bruno Guadalupi, Presidente della “Torre dell’Orologio”, e di Donato Peccerillo, Presidente dell’ANPI, parteciperanno, in qualità di relatori l’avv. Emilio Graziuso, l’on. Claudio Signorile, il prof. Francesco Cardone ed il prof. Enrico Cuccodoro, i quali analizzeranno vari profili (quali “il libertario”, “il politico”, “il partigiano”, “l’uomo di Stato”) della complessa ed amata figura di Sandro Pertini.

“Abbiamo voluto organizzare questo evento a trenta anni dalla scomparsa di Sandro Pertini – afferma Bruno Guadalupi, Presidente della Torre dell’Orologio – al fine non solo di ricordare uno dei personaggi più importanti del ‘900 italiano ma anche per porre al centro del dibattito, quantomeno culturale, i valori che il Presidente Pertini personificava quali la libertà, la dignità e la giustizia sociale.

In un momento di crisi di valori come quella che stiamo attraversando, ricordare Sandro Pertini vuol dire lanciare un messaggio di speranza, soprattutto per i giovani, che ogni singolo cittadino può dare il proprio contributo per il bene ed il progresso della società”.

“Per l’ANPI – afferma Donato Peccerillo, Presidente dell’ANPI Brindisi – approfondire la figura di Sandro Pertini è una importante occasione per ricordare una icona dell’antifascismo e della resistenza nonché un combattente per la libertà e la democrazia anche all’interno delle istituzioni.

Pertini, infatti, una volta eletto Presidente della Repubblica portò i valori della Resistenza nel Quirinale ridisegnando, rispetto ai suoi predecessori, sempre nel pieno rispetto della Costituzione, il ruolo della più alta carica dello Stato, interpretandolo come vero e proprio ruolo di garanzia per tutti gli italiani”

 

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