BRINDISI – Anche quest’anno, L’UNESCO ha promosso il Jazz, riconoscendo con International Jazz Day, un genere musicale, ritenuto da sempre sinonimo di dialogo interculturale e tolleranza e promotore di pace e dialogo tra le nazioni. Irina Bokova direttrice generale dell’UNESCO afferma infatti: “celebriamo la forma artistica internazionale del jazz e la sua capacità di promuovere il dialogo fra le culture, di trarre tutti i vantaggi possibili dalla diversità, di aumentare il rispetto per i diritti dell’uomo e di tutte le forme di espressione. La storia del jazz si inserisce nella ricerca della dignità umana, della democrazia e dei diritti civici. I sui ritmi e la sua diversità hanno rafforzato la lotta contro tutte le forme di discriminazione e di razzismo.”
Inserito nel fitto cartellone della “Settimana Nazionale della Musica a Scuola 2107”, il Club UNESCO di BRINDISI, anche quest’anno, ha nuovamente promosso un concerto che si è tenuto il 10 Maggio alle ore 18.30 presso la Sala Gigante del Liceo musicale “G. Durano” di Brindisi, dal titolo “l’Unesco incontra il jazz”, un viaggio poetico sulle tracce dell’improvvisazione da Bach al Jazz, in cui la creazione di nuovi intrecci sonori ha reso omaggio, attraverso performance musicali e proiezioni fotografiche a grandi compositori.
Il percorso tracciato durante la serata, mettendo subito in risalto la dimensione corale e collettiva del jazz, ha camminato sui fili dell’emozione che quasi soffocata all’inizio si è scaldata quando gli alunni dei laboratori di approfondimento”La musica, la retorica e la matematica in J. S. Bach” e “Espressione e consapevolezza vocale” si sono cimentati in un’improvvisazione vocale e strumentale sul celebre Canone enigmatico 1 a 2 dell”Offerta musicale” di J. S. Bach e su Freddie Free Loader di M. Davis.
Si è proseguito con le evoluzioni acrobatiche al pianoforte di Marcello D’Ippolito- accompagnato alla batteria da Roberto Donno- che ha eseguito un velocissimo Ragtime, e passando attraverso composizioni di G. Gershwin, J Dowland, G. Shearing G.D. Weiss e Don Raye/Gene De Paul si è giunti alla performance finale, un brano di forte impatto ritmico, il celebre Moanin’ di Bobby Tommons arrangiato magistralmente da Stefano Luigi Mangia per la serata ed eseguito da “ Chiar di Luna E Rag Time Vocal Ensemble”.
La scelta della contaminazione, ibridazione e meticciato decisamente di nicchia e per buoni palati, sono le operazioni trasversali che ben rendono l’idea dell’apertura del liceo Durano al mondo popolare, jazzistico, alle sperimentazioni delle avanguardie e al repertorio squisitamente classico mediante inesplorati percorsi musicali di natura eclettica che costituiscono(e non è azzardato dirlo!) lo stile identificativo di questa scuola brindisina.
Gli alunni delle classi di pianoforte, canto e sassofono dei professori Maria Antonietta Epifani, Chiara Liuzzi e Danilo Russo hanno musicalmente dialogato con gli ospiti intervenuti: Andrea Sabatino alla tromba, Stefano Luigi Mangia alla Voce, Direzione e Arrangiamenti, Marcello D’Ippolito al pianoforte, Roberto Donno alla batteria.
La scelta dei brani musicali che ha entusiasmato il numeroso pubblico seduto in platea è stata intelligente; gli applausi ed ampi consensi di critica hanno impreziosito la serata e sono stati la chiara e entusiasmante conferma che la strada percorsa fino ad oggi dal Liceo Durano è stata quella giusta, e che non si può non continuare in questa direzione.
Al termine del concerto, il Dirigente scolastico prof.ssa Carmen Taurino e il Presidente del CLUB UNESCO, dott.ssa Clori Ostillio Palazzo hanno voluto rivolgere un plauso agli ospiti, docenti e allievi, per l’ottimo lavoro svolto e per la straordinaria performance artistica, con l’augurio che l’International Jazz Day diventi un appuntamento annuale ineludibile.