BRINDISI – Un’accozzaglia di transenne e recinzioni alte 2 metri: così si presenta il Lungomare Regina Margherita in questi giorni, durante i quali si svolgeranno i contest di Hydrofly e di Moto d’acqua; i bolidi del mare, invece, saranno costrette a sfidarsi nelle acque del porto medio, in uno scenario più anonimo rispetto a quello offerto nelle precedenti edizioni dal porto interno.
L’inguardabile (e forse ingiustificata) condizione in cui è stretto il lungomare in questi giorni ed il trasferimento dei Sapori del Mediterraneo in quel di Mesagne sono il frutto non solo della circolare Gabrielli del 7 giugno, ma anche (e soprattutto) della circolare emessa il 19 giugno, con la quale sono stati forniti ulteriori chiarimenti rispetto ai poteri discrezionali in capo ai singoli Comuni.
Il quadro di riferimento prioritario restano i decreti ministeriale del 1996, con i quali sono stati fissati i parametri sul numero massimo di affollamento, sulle vie di esodo, ecc. Il vaglio di tali aspetti compete in primo luogo alla Commissione provinciale e comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli: rispetto al passato, però, le due circolari richiamate fissano in combinato disposto un quadro ancora più stringente, in quanto le stesse impongono che la valutazione sul rispetto dei paramentri debba essere effettuata per tutte le tipologie di evento. Ciò vuol dire che al di là dell’importanza della manifestazione e dell’afflusso di gente che genera, deve essere prestato un surplus di attenzione per tutti quegli eventi che dovessero presentare criticità peculiari in rapporto a fattori che esulano dalla mera importanza, tra i quali viene annoverata la conformazione del luogo, che ha rappresentato il motivo principale per il quale è stata annullata la manifestazione dei Sapori del Mediterraneo nella location del Piazzale del Monumento al Marinaio. La Commissione ha infatti ritenuto che la differenza di quota tra il piazzale alto ed il piazzale basso avrebbe potuto creare problematiche (l’ipotesi sottoposta agli organizzatori è stata quella di un soggetto che dovesse lanciare un petardo dal piazzale alto al piazzale basso…).
Insomma, nei casi in cui le Commissioni di vigilanza dovessero riscontrare potenziali criticità in rapporto alla specificità dell’evento, subentrerebbe il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il quale potrebbe indicare alla Commissione di vigilanza ulteriori misure da adottare. In tutto questo, gli organizzatori sono tenuti ad attrezzarsi con apparecchi contapersone, ad allestire un numero adeguato di varchi, a garantire una congrua presenza di steward ed a stilare un dettagliato piano di emergenza: insomma, sono tenuti ad assecondare qualsiasi richiesta dovesse partire dal Prefetto e dagli organi chiamati a predisporre con lui il piano di sicurezza per l’evento.
Che dire: povera Italia…
Andrea Pezzuto Redazione |
Finalmente un’ Italia che funziona!
Finalmente un’Italia che funziona!
Finalmente un’italia funzionante!
Diciamo pure che gli organi competenti non hanno voluto assumersi responsabilità più del dovuto . così possono dormire sonni tranquilli. Tanto a loro non frega niente se questi eventi portano turismo e occasioni per la nostra città. Tant’è che Mesagne ha colto la palla al balzo per ospitare la manifestazione (li non ci sono gli stessi problemi di sicurezza ).
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