Sono ancora fresche nella memoria dei brindisini le frasi trionfanti del sindaco Riccardo Rossi quando si vantava di aver portato Brindisi, “dopo le sciagurate Amministrazioni del passato”, ad avere un rapporto diretto e fruttuoso con il Governo nazionale e con quello regionale.
“Grazie a questo rapporto – diceva il primo cittadino – Brindisi tornerà a splendere e ad essere considerata in tutte le sue potenzialità”.
Le vicende delle ultime settimane costituiscono una prova lampante della totale inaffidabilità del Rossi-sindaco, il quale nell’ultimo incontro promosso dal Prefetto ha addirittura riscoperto la contesa “nord contro sud” per giustificare i suoi fallimenti. Ha parlato di un “partito trasversale che penalizzerebbe il Mezzogiorno a vantaggio delle regioni settentrionali”. Ha dimenticato, però, di girarsi dal lato opposto e di vedere cosa il Governo nazionale sta facendo per Taranto (distante solo 70 chilometri da Brindisi!) attraverso i fondi del Just Transition Fund, del Contratto Istituzionale di Sviluppo e di altri numerosi programmi nazionali ed europei.
Rossi – non è un mistero – addirittura si è aggrappato mani e piedi al deputato di Forza Italia Mauro D’Attis per spuntare un incontro con qualche ministro o sottosegretario.
Incontri – si badi bene – in cui potrà chiedere solo qualche pannetto caldo non disponendo di un reale progetto di sviluppo di Brindisi che vada oltre qualche spiaggetta libera e i chioschi da dare in gestione nei parchi.
Manca, insomma, una vera idea di città. O meglio: un’idea il sindaco ed i suoi fedelissimi ce l’avrebbero e consiste nel creare i presupposti per far scomparire l’industria dal panorama economico ed occupazionale brindisino per sostituirla con idee (a volte anche brillanti) attraverso cui sarà ben difficile dare risposte a chi non ha più un sistema per mettere un piatto caldo a tavola.
Ma Rossi è stato abbandonato anche dal suo amico Michele Emiliano. La Regione ha dimenticato Brindisi! Nel vertice prefettizio sulla crisi erano invitati anche gli assessori regionali allo Sviluppo Economico ed alle Politiche del Lavoro, ma entrambi hanno totalmente ignorato le grida di aiuto dei brindisini e sono rimasti comodamente seduti in poltrona a Bari.
Rossi, insomma, appare sempre di più come un pugile che aspetta il gong per evitare di finire al tappeto. Al suo angolo, a guardare se avrà la forza di resistere, c’è quel PD che pare averlo abbandonato al suo destino e con cui il sindaco non ha rapporti visibili e spendibili che vadano oltre l’ambito cittadino.
E’ così che il primo cittadino e la sua Amministrazione stanno spingendo Brindisi nel baratro a colpi di “no” e di scelte insensate. Ecco perché non c’è davvero più tempo da perdere!
Lino Luperti – ex Assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi