Cosa non farebbe il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi pur di rimanere a galla e conquistarsi una ricandidatura a primo cittadino…
Lo abbiamo visto seduto il prima fila nella convention di Lecce del Partito Democratico con il candidato alla segreteria Stefano Bonaccini.
Ancora una volta ha scelto di sedersi accanto ai “potenti”, a partire dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ma Rossi ed i suoi fedelissimi di Brindisi Bene Comune non avevano aderito ad “Europa Verde” solo qualche mese fa? E quindi cosa ci faceva in una riunione di partito del PD (e quindi ben lontano da possibili obblighi di rappresentanza)?
E come ha fatto a dimenticare che proprio Emiliano lo ha letteralmente “calpestato” ignorando le sue posizioni in relazione alle vicende Edison e Brundisium?
La realtà è che Riccardo Rossi farebbe anche patti con il diavolo pur di rimanere incollato alla poltrona di sindaco di Brindisi e per far questo è disposto a cancellare le sue idee, a trascinare chi gli è vicino su posizioni tanto distanti dalle loro.
E poi c’è il fattore non trascurabile del lauto stipendio che Rossi incasserà a partire da questo mese: 8.011 euro!!! E li incasserà fino all’ultimo centesimo, visto che lui e la sua Giunta non hanno fatto neanche la “mossa” di rinunciare a qualcosa, magari da destinare alle famiglie più bisognose di Brindisi.
Insomma, Rossi ha trovato il suo “El Dorado” nel Municipio di Brindisi e sarebbe pronto a tutto pur di non mollare la fascia tricolore, anche di rinnegare i suoi attuali compagni di viaggio di Europa Verde per andarsi a sedere a qualche seggiola di distanza da chi comanda nel centro sinistra in Puglia: Michele Emiliano.
Sarà stimolante, a questo punto, raccontare da oggi in poi quanto è accaduto a Brindisi in questi quattro anni e mezzo di governo-Rossi. Che è cosa ben diversa rispetto agli annunci ed ai tagli dei nastri. Ed è questo il punto di partenza per costruire una alternativa valida e credibile in cui movimenti e forze politiche “sane” trovino le ragioni per stare insieme, con il comune obiettivo di rimandare a casa tutti coloro che non hanno avuto come obiettivo l’interesse comune e pubblico ed hanno invece pensato a salvaguardare gli interessi di pochi intimi.
Lino Luperti – Movimento Regione Salento
Resto sempre più convinto che non da oggi, ma dall’insediamento avvenuto nel 2018, il non brindisino Sindaco Rossi, ha egregiamente rappresentato il vuoto politico pneumatico della gestione amministrativa e contabile del Comune della città. Purtroppo, vane e senza risposte, grazie ai cosiddetti componenti di opposizione presenti nell’Organo Assembleare, sono risultati i numerosi pubblici tentativi evidenziati circa le ritenute illegittimità di gestione comunale che vanno ascritte parimenti all’Organo di Esecuzione ( vertice amministrativo-burocratico, dirigenti, responsabili di servizi o esercitanti di fatto) per la mancata e doverosa denuncia da parte dei consiglieri ai competenti organi di vigilanza (Collegio Revisori, Procura Regionale Corte Conti e Ministero Finanze) su deliberati atti Sindacali, Giuntali e persino Consiliari. Non intendo far cenno a mie conoscenze professionali, di studio o di Presidente di Organi di Revisione Contabile (Brindisi incluso), ma ritengo opportuno rammentare che questo Sindaco, Assessori e Presidenti di Consiglio comunale nonchè maggioranza politica di sostegno a questa Consiliatura appaiono potenzialmente responsabili per eventuali danni erariali che, se accertati, ipotizzano numerosi anni di recupero del “lauto stipendio” da liquidare al primo cittadino.
Conseguenzialmente, stimo utile rammentare la conferma su alcune illegittimità rappresentate dall’ex dirigente della Ripartizione Ragioneria del Comune, Dott. Simeone Simone, per le quali inopinatamente ancora oggi non si ritiene avviare le dovute azioni e tanto per citarne alcune: erronee erogazione a dipendenti per indennità di lavoro, di disagio, di rischio, di turnazione e straordinario, di gettoni presenza ai consiglieri per partecipazione a commissioni, di approvazione accordo transattivo debiti/crediti alla data del 31/12/19 con la partecipata BMS, di irregolarità nell’esatta retribuzione di alcune categorie di lavoratori, di non corretti atti per riconoscimento debiti fuori bilancio, di ricorso ingiustificato ad anticipazioni di Tesoreria con aggravio di interessi passivi, di approvazioni giuntali o consiliari di natura finanziaria con trasmissione degli atti dovuti ai consiglieri ultra i termini stabiliti dalla norma e regolamenti e non per ultimo, ma prioritario su tutti gli altri, dell’obbligatorio adempimento su ogni entrata o uscita contabile modificatrice dello stato finanziario dell’Ente, della chiara e motivata indicazione del D.L. 174/2012 del 10/10/12 convertito in L. 7/12/12 n. 213. Resta, comunque, la ipotesi formulata dal noto amministrativista avv. Durano che analogamente alla vicenda della richiesta della Corte dei Conti di risarcimento ai consiglieri comunali, a dirigenti, al Collegio sindacale e naturalmente al Sindaco del risarcimento del danno erariale relativamente per le farmacie comunali.
Brindisi, 10/01/2013 Franco Leoci