Ma da Brindisi passa (e termina) ancora la via Appia?

BRINDISI – Domenica 14 maggio si svolgerà la seconda edizione dell’Appia Day, giornata volta a celebrare la “via Regina”. Il cuore della manifestazione si terrà nella Capitale, e l’organizzazione sarà curata da Legambiente, Touring Club, VeloLove ed Italia Nostra, con il patrocinio di Roma Capitale, Mibact, Regione Lazio ed Enit; il Comune di Brindisi, a differenza di quello di Taranto, non parteciperà alla giornata romana. Inoltre, lungo tutto il tracciato della via Appia, da Genzano a Taranto, passando per Velletri e S. Maria Capua Vetere, si stanno organizzando manifestazioni tese a celebrare e riscoprire tutto quanto è legato alla storia di questa straordinaria via; anche il Comune di Mesagne ha organizzato una ciclopasseggiata di sensibilizzazione.



E Brindisi? A quanto pare il Comune non è interessato, nonostante lo scrittore Paolo Rumiz, scrittore del libro “Appia”, sia venuto in estate in città per presentare il suo libro ma soprattutto con l’intento di sollecitare la comunità brindisina ad una maggiore pubblicizzazione della storia della Brindisi romana, legata a doppia mandata a quella della via Appia, che collegava la Capitale dell’Impero romano alla città messapica.

Tutto ciò fa il paio con quanto accaduto nei giorni scorsi, allorquando tre pellegrine denunciarono la mancanza di un timbro comunale che attesti il passaggio da Brindisi dei pellegrini che percorrono la via Francigena, la quale, in teoria, terminerebbe anch’essa a Brindisi, se non fosse che la Regione Puglia ha deciso artatamente di prolungarla fino a S. Maria di Leuca.

Insomma, ben venga l’accoglienza ai crocieristi, ma cerchiamo di non fare troppe figure barbine con il resto del mondo.

 

Andrea Pezzuto
Redazione
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