Macchia: «Agire subito, la decarbonizzazione rischia di innescare una bomba sociale incontrollabile»

Protesta dei 76 lavoratori licenziati dalla Sir, la Cgil chiede risposte concrete e immediate

La recente protesta dei 76 lavoratori della Sir è solo il primo segnale di una crisi sociale in rapida escalation, innescata dalla transizione verso la decarbonizzazione. Questo evento drammatico è emblematico del crescente disimpegno di Enel nel nostro territorio e potrebbe essere solo l’inizio di una serie di licenziamenti a catena, che potrebbero estendersi a tutte le aziende direttamente o indirettamente collegate al colosso dell’energia.

La crisi industriale a Brindisi non si limita al settore energetico, ma colpisce duramente anche i comparti chimico e farmaceutico, metalmeccanico e altri ancora. La situazione è grave e complessa, con il rischio concreto di un effetto domino che potrebbe travolgere l’intera economia locale e mettere in ginocchio la nostra comunità.

Se non si interviene con urgenza, rischiamo di trovarci di fronte a una catastrofe sociale senza precedenti, con un impatto devastante sul mondo del lavoro. Il tempo per le promesse è finito: è cruciale che il governo agisca immediatamente con misure concrete per prevenire una crisi occupazionale di proporzioni inimmaginabili.

Fino ad oggi, l’inerzia riguardo alla decarbonizzazione ha portato a un vuoto di progettualità e a una mancanza di fondi adeguati per attutire l’impatto occupazionale. Senza un piano concreto e risorse reali, la nostra regione rischia di affrontare una situazione di emergenza gravissima, con conseguenze disastrose per migliaia di lavoratori e le loro famiglie.

La CGIL e la Filt CGIL sono ferme nel loro impegno a sostenere i lavoratori della Sir e di tutte le altre realtà coinvolte – insieme con tutte le articolazioni categoriali interessate nelle varie vertenze -, direttamente o indirettamente, nella crisi della centrale Enel e negli altri settori colpiti. Non ci fermeremo finché non sarà messo in campo un piano di emergenza efficace e dettagliato.

È da tempo che la CGIL chiede una legge speciale per Brindisi, un intervento legislativo indispensabile per affrontare questa crisi in modo strutturale e duraturo. L’urgenza di un’azione concreta non può essere sottovalutata: dobbiamo agire ora per evitare che il danno diventi irreparabile. La nostra lotta continua con determinazione, e non smetteremo finché non vedremo risposte immediate e decisive dalle istituzioni.

                            Antonio Macchia

                            Segretario Generale

                            Cgil Brindisi

 

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