Macchia (Cgil): “No al razzismo ed all’intolleranza”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Antonio Macchia, Segretario generale della Cgil.

Con la campagna elettorale che incalza i temi diventano più caldi così come le rispettive reazioni a qualunque accadimento.
Ieri sera si è diffusa viralmente la notizia di Luca Traini che ha sparato senza motivo su dei ragazzi di colore.

Occorre precisare che si tratta di una persona destabilizzata dalla malattia mentale e,  pertanto, il caso non avrebbe dovuto essere trattato solo come semplice deriva xenofoba.

Ciò che poi lo ha reso tale sono stati gli interventi a sostegno del folle gesto da parte di una certa destra estremista, intollerante e xenofoba che per intercettare un pugno di voti semina odio verso “il diverso”, per poi verificare se cresce nei sondaggi elettorali.

La verità è che questi scriteriati si sono inseriti in un contesto  di malattia e disagio sociale del Traini per  diffondere ideali antidemocratici e xenofobi.

Sono loro i sovversivi che mirano a destabilizzare la democrazia, e si servono di episodi come quello accaduto ieri per diffondere ideali negativi ed improntati sull’odio razziale.

Queste forze pseudo politiche andrebbero soppresse perché concepiscono la politica attraverso principi antidemocratici, sollecitando l’odio razziale e negando tutto quello che l’Italia è stata dal 1945 ad oggi.

Il territorio di Brindisi, anche se sino ad oggi non ha mostrato di essere partecipe a tali manifestazioni, in ogni caso raccoglie questi pensieri. E in un momento elettorale in cui gli stimoli vengono somministrati da più fronti, non si può cadere nella trappola di queste forze sovversive.

I precetti fascisti, xenofobi ed antidemocratici devono essere esclusi dal dibattito politico-sociale, perché non possono essere considerati argomenti di una conversazione democratica.

Prima che possa accadere una tragedia, o che forze sovversive possano armare qualche malato di turno, dobbiamo fare in modo che questi pensieri escano dal dibattito quotidiano.

In ogni campagna elettorale si paventano soggetti che non avendo principi da trasmettere cercano di incidere sulle debolezze umane e mirano a dividere e distruggere tutto quanto sino ad oggi costruito, anche attraverso le sofferenze della guerra e della Resistenza.

Sta a noi fare in modo che non si insidino nel tessuto sociale in modo tale da smembrarlo, siamo tutti noi che crediamo nei valori della Costituzione che non dobbiamo permettere che simili pensieri entrino  nel nostro quotidiano.

La scuola in primis, i media, le forze di pensiero democratico e coloro che governeranno questo territorio dovranno tenere a mente quali sono i reali valori da portare avanti e difendere, non lasciando spazio a pensieri partoriti da disturbati mentali che non hanno alcun diritto di rappresentare i cittadini della nostra Repubblica.

Ciò che ognuno di noi può fare è annientare il loro pensiero, talvolta ignorandolo. Occorre isolare chi alimenta l’odio razziale in un contesto di estrema destra con evidenti legami al fascismo e nazismo.

In un momento elettorale così delicato non si può permettere che siano portati avanti principi anticostituzionali, né che gli stessi possano divenire oggetto di campagne elettorali improntate sull’odio del diverso e di colui che non è come noi.

Queste forze politiche e di pensiero devono essere ignorate non deve permettersi loro di prendere parte al dibattito politico-culturale, perché i loro precetti antidemocratici potrebbero sempre incidere su soggetti già deboli e destabilizzati che non sono in grado di cogliere la reale portata di un gesto antidemocratico.

 

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