Macchia (Cgil) sul nuovo focolaio Covid nella struttura riabilitativa “S. Raffaele” di Ceglie Messapica

Il nuovo focolaio di coronavirus che si è sviluppato negli ultimi giorni 30 giorni nella struttura di riabilitazione “S.Raffaele” di Ceglie Messapica, al momento tra ospiti e operatori si contano circa 20 contagi,desta molta preoccupazione, anche perché la catena di contagio è piuttosto ampia. Inoltre, dei circa 80 ricoverati ne sono rimasti poco di più di una trentina.

Tale reiterato scenario epidemiologico, caratterizzato dal diffondersi dell’epidemia, rende necessario mettere in atto adeguate misure di contenimento e contestualmente avviare un processo di rivisitazione del modello gestionale/organizzativo, nell’ottica di garantire la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori in merito all’emergenza COVID-19.

E’importante innanzitutto capire in che modo il virus, ancora una volta, abbia potuto spandersi nella struttura riabilitativa e soprattutto verificare se sono state predisposte le misure di prevenzione e contrasto al Covid, in particolare se sono stati posti in essere alcuni rischi valutativi di interesse: l’analisi dei processi organizzativi; il rischio di contagio connesso alla particolare attività assistenziale; il rispetto dei protocolli di sicurezza; l’adeguamento dei dispositivi di sicurezza; la congruità della dotazione organica; se esistono e/o vengono rispettati percorsi differenziati.

Pertanto, si chiede alla ASL BR di voler tempestivamente intervenire, aggredendo l’emergenza sanitaria per verificare quali siano state le criticità che hanno determinato un nuovo focolaio da Covid 19 e soprattutto per elaborare un fattivo piano organizzativo per evitare il ripetersi di quanto accaduto, i cui effetti hanno una pluralità di conseguenze su tutto il territorio.

Il Segretario Generale

                                                                                                                                 Antonio Macchia

 

 

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