Capisco le difficoltà di una campagna elettorale ma sorprende la speculazione posta in essere dal candidato sindaco Marchionna sui problemi della sanità brindisina, che vengono da lontano e che derivano da continui e risalenti tagli alla spesa pubblica.
Tagli interrotti solo dal governo Conte II, che alla sanità – durante e dopo il periodo Covid – ha dedicato importantissime risorse, tanto da portarci fuori dalla gravissima emergenza sanitaria, operando scostamenti di bilancio per decine di miliardi di euro e portando la spesa sanitaria al 7,1% del Pil.
Sorprende poi che tali attacchi vengano mossi da chi – ad oggi – non ha preso posizione contraria al progetto di legge del governo in carica sull’autonomia differenziata, che tali tagli di spesa renderebbe irreversibili e permanenti.
E sorprende anche chi non si oppone al taglio della spesa sanitaria certificato dal recente Documento di economia e finanza (Def), approvato dal governo Meloni, che riporta la spesa sanitaria nei prossimi anni al 6,2% del Pil, con inevitabili tagli alla spesa corrente.
E sorprende ancora chi non denuncia anche l’incapacità, sempre dell’attuale governo, a non saper spendere i soldi del Pnrr destinati anche alla sanità.
Non si speculi elettoralmente sulla sanità. Non si speculi sulla vita e sulla salute dei cittadini.
Roberto Fusco