In conferenza stampa Roberto Fusco in rappresentanza della coalizione che l’ha sostenuto ha chiesto al Sindaco Marchionna di non dare corso alla delibera di giunta comunale con la quale si vorrebbe ritirare il ricorso del Comune di Brindisi contro il Decreto Ministeriale che autorizza la costruzione nel porto di Brindisi del deposito costiero di GNL di Edison. Nella conferenza stampa Fusco ha rilevato come tale delibera sia priva di qualsiasi supporto tecnico che la giustifichi a differenza di quella varata dalla giunta precedente per la quale Riccardo Rossi ha ribadito la validità del ricorso formalizzato, appunto, in giunta come fondato tecnicamente e giuridicamente.
Le scriventi associazioni, ricordano ai partiti dell’attuale maggioranza, le critiche aspre rivolte a Rossi quando era Sindaco, per non aver discusso e portato ai voti in consiglio comunale l’atto con il quale si inoltrava il ricorso suddetto e chiedono che tali forze politiche, in coerenza con quanto richiesto in passato, portino in consiglio la decisione di revocare eventualmente il ricorso i cui termini, come detto in conferenza stampa, scadono lunedì 10 luglio.
Si ricorda che il Tar Lazio, al quale il Tar Lecce ha riconosciuto competenza a decidere per materia, si esprimerà soltanto sulla formale regolarità degli atti impugnati nel ricorso per cui sarebbe opportuno serenamente attendere il giudizio, previa costituzione – che sarà possibile, ripetiamo, entro lunedì 10 luglio – e non sfuggire al giudizio del Tar e contemporaneamente al confronto in consiglio comunale e indirettamente con la cittadinanza.
È bene che i cittadini tengano presente che a Napoli un impianto similare, della stessa società Edison, è stato sottoposto a VIA essendo stata dichiarata la reale capacità di stoccaggio del deposito, cioè superiore a 20.000 tonnellate equivalenti, ricevendo un giudizio di compatibilità negativo. A Brindisi, invece, Edison ha aggirato la VIA con uno stratagemma, ha dichiarato una capacità di stoccaggio di 19.950 tonnellate equivalenti, guarda caso 50 tonnellate al di sotto delle 20.000 che rendono necessaria la VIA.
Inoltre costruire a Costa Morena Est un deposito di GNL significa deviare lo sviluppo del porto verso obiettivi diversi, per i quali sono stati fatti consistenti investimenti per attrezzare quell’area per la logistica dotandola di un collegamento con la rete ferroviaria nazionale. Solo l’ignoranza sulle potenzialità della logistica può spingere a preferirle un “distributore di carburante”, perché tale è, e rinunciare all’indotto che il settore della logistica potenzialmente offre, sacrificando anche le sue notevoli possibilità di occupazione. Che la logistica sia il futuro di un porto che voglia avere una rilevanza nel Mediterraneo, lo ha capito bene Enel Logistic, manifestando interesse ad investire nel porto brindisino.
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