BRINDISI – Il countdown è partito, c’è fermento, c’è aria di festa. Si prepara, si organizza, ci si impegna al massimo, anche quest’anno per la Marcia della Fede 2017 – Gmg Diocesana. L’appuntamento è per tutti i giovani della Diocesi di Brindisi – Ostuni e non solo, l’8 aprile prossimo, alle ore 16 presso la scalinata Virgilio, ai piedi delle Colonne Romane.
All’appello risponderanno centinaia di giovani, provenienti da ogni angolo della diocesi, da ogni vicaria, appartenenti alle parrocchie, ai movimenti, alle associazioni, ai gruppi ma l’invito è rivolto a tutti coloro che si sentono giovani, dentro e fuori, e che hanno voglia di fare un’esperienza gioiosa e di fede.
Come ogni anno, l’evento si arricchisce di novità. Dapprima l’organizzazione a cura del nuovo incaricato del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, Don Mimmo Roma e della sua equipe di lavoro, ma le novità sono davvero tante.
Ci si ritroverà per un momento di festa, sul tema “Giovani” presso il piazzale antistante la scalinata Virgilio, con l’animazione a cura della Gi.Fra (gioventù Francescana), del Servizio di Animazione della Pastorale Giovanile e della street band “BandaPapà”.
Al termine ci si sposterà a suon di musica, per il lungomare, verso la Stazione navale di Brindisi attraversando la porta Revel, per vivere la tappa della fede, qui, una sosta su nave San Giorgio con un momento di preghiera e meditazione alla presenza tra gli altri, del Comandante della Terza Divisione Navale Ammiraglio Salvatore Vitiello.
Poi, in “marcia”, accompagnati dalle riflessioni del giovane Matteo Farina, che in realtà accompagnerà tutta questa giornata o Gmg diocesana, come testimone di fede e giovane brindisino. Si ricorda, infatti, che il prossimo 24 aprile, la basilica cattedrale, ospiterà la sessione conclusiva della fase diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Matteo Farina, proprio nel giorno dell’ottavo anniversario della sua nascita al Cielo.
La marcia, che poi porterà i partecipanti presso la chiesa Ave Maris Stella, sarà animata dai giovani del Rinnovamento nello Spirito e del Cammino Neocatecumenale, e farà sosta proprio presso la parrocchia del giovane Matteo: lì l’accensione delle fiaccole ed alcune testimonianze.
L’evento si concluderà, presso il monumento al Marinaio d’Italia, accogliendo festosamente i fedeli e con l’intervento di sua eccellenza l’Arcivescovo della diocesi di Brindisi Ostuni, monsignor Domenico Caliandro e con il mandato missionario ai giovani.
Un’occasione, da non perdere, dunque in questo periodo quaresimale che giunge al suo termine e ci apre le porte della Settimana Santa: un’occasione, oltre che di festa, di incontro, con divisione e fede, anche per accostarsi al sacramento della riconciliazione in vista delle festività pasquali. Lungo il tragitto, infatti, come ogni anno saranno a disposizione diversi sacerdoti per le confessioni “in marcia”.
Non mancherà il simbolo della Gmg diocesana, che sarà a capo di questo cammino: la Croce dei giovani! Una croce che, portata a turno in spalla, richiama quella delle Gmg internazionali, che ogni tre anni vedono milioni di ragazzi provenienti da ogni del mondo, riunirsi in una località europea ed extraeuropea, attorno a sua Santità.
Dunque, come ha esortato a fare Papa Francesco ad alcuni di questi giovani brindisini questa estate a Cracovia, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, bisogna scendere dai divani e indossare un paio di scarpe: “Gesù non è il Signore del confort, della sicurezza e della comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia. Andare per le strade seguendo la “pazzia” del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo. Andare per le strade del nostro Dio che ci invita ad essere attori politici, persone che pensano, animatori sociali. Che ci stimola a pensare un’economia più solidale di questa. In tutti gli ambiti in cui vi trovate, l’amore di Dio ci invita a portare la Buona Notizia, facendo della propria vita un dono a Lui e agli altri. E questo significa essere coraggiosi, questo significa essere liberi!”. Ed è proprio quello che ci ha insegnato il giovane Matteo… dunque in “Marcia”, si parte!
Antonella Di Coste Redazione |