Tanti i temi sul tavolo della Regione che interessano direttamente Francavilla Fontana, a cominciare dalla chiusura temporanea del reparto di Ginecologia e Ostetricia per urgenti lavori di ristrutturazione. Si tratta di una notizia, nota da tempo, manipolata ad arte per sottolineare un depotenziamento della struttura ospedaliera, dimenticando che proprio il nosocomio negli ultimi anni è stato destinatario di importanti investimenti per il potenziamento dei servizi, a cominciare dai 5 milioni di euro stanziati dal Ministero della Salute su indicazione della Regione Puglia.
Gli investimenti, tuttavia, non possono far passare in secondo piano le difficoltà che negli ultimi mesi sta incontrando la sanità brindisina per lo svolgimento delle normali attività. Questo argomento è stato oggetto di un approfondimento in Consiglio Comunale alla presenza del Direttore Generale della ASL. La principale fonte di preoccupazione è data dalla penuria di medici che mettono a rischio il funzionamento di reparti nevralgici come il pronto soccorso. Il Presidente Emiliano presenterà alla platea le soluzioni in cantiere, anche per il reparto di Ginecologia e Ostetricia, e lo scenario che attende i francavillesi e i fruitori del sistema sanitario alla luce dello scellerato progetto di autonomia differenziata al vaglio del Governo.
Non si parlerà solo di salute, ma anche dei numerosi provvedimenti che attendono le amministrazioni comunali e regionali nei prossimi mesi in particolare sul versante urbanistico guidato per il Comune da Nicola Lonoce.
Il dossier più caldo è quello che riguarda il PUG. Chiusa la conferenza dei servizi che ha superato le osservazioni presentate dall’organo regionale, la palla è ora tornata tra i piedi dell’Amministrazione Comunale. In questa fase è partita l’adozione dei correttivi concordati con la Regione prima del passaggio definitivo in Consiglio, atto che spetterà alla nuova amministrazione alla guida del Comune di Francavilla Fontana nel prossimo quinquennio.
Non solo PUG, l’altro fronte riguarda la Zona PIP. Completate le procedure di variante, è ora ai nastri di partenza la riperimetrazione dei lotti e la definizione degli interventi infrastrutturali necessari per rendere maggiormente attrattiva l’area degli insediamenti produttivi. Una partita complessa su cui è necessario un coordinamento per ottenere le risorse necessarie per gli interventi, anche alla luce delle enormi potenzialità offerte dalla ZES.
Altro passo decisivo, atteso per mercoledì 8 marzo, riguarda il contratto di Fiume con l’accordo tra diversi Enti, in primis Comune e Regione, per la realizzazione degli interventi necessari per superare il rischio idraulico della zona ASI che, finalmente, potrà accogliere le aziende dopo decenni di attesa.
Sarà un incontro importante per fare il punto sui tanti fronti aperti e per dare tutte le risposte che legittimamente i cittadini pretendono. L’appuntamento, che si svolgerà a Castello Imperiali, è aperto al pubblico che avrà l’occasione di interloquire direttamente con il Presidente Emiliano. Coordinerà i lavori la prof.ssa Annamaria Padula.