“Massima attenzione sul futuro del nostro porto. Non commettere gli errori del passato”

Le dimissioni anzitempo del presidente dell’AdSPMAM hanno anticipato la frenetica corsa per occupare una ambita poltrona che influisce in modo considerevole sull’economia dei territori ove insistono i vari porti.

Nell’affrontare questo argomento non bisogna avere la memoria corta ma ricordare le infinite discussioni, di circa sette anni fa, sull’opportunità o meno di applicare una legge, la Del Rio, fortemente rimaneggiata nei suoi principi fondamentali, tanto da essere manipolata a seconda le convenienze di una classe politica imperante in un territorio anziché un altro. In pratica non si applicò un principio di governance ma una convenienza elettoralistica-politico-territoriale.

A Brindisi, come oggi è evidente, fu fatta una scelta risultata la peggiore possibile, oltretutto senza alcun riconoscimento, in termini di nomine verso il nostro territorio nonostante richieste e proposte, si ottennero solo promesse tramutatesi in prese in giro e alcuna possibilità di influire sulla gestione portuale.

Ora, come si può ben vedere dalle cronache riportate dai vari quotidiani, il sistema di potere politico imperante – che ha finito col favorire il capoluogo regionale – si è già attivato per una continuità che garantisca quanto ottenuto sinora.

Noi auspichiamo, e ci auguriamo, che la politica del nostro territorio si attivi per non avere nuovamente quel ruolo irrilevante ricoperto nel passato e lo faccia nel pieno interesse del nostro porto e del territorio di riferimento che non è e non può essere solo quello brindisino ma comprende ovviamente anche quello salentino come la logica dovrebbe imporre. Detto per inciso stesso discorso vale per l’aeroporto che, appunto, è chiamato “del Salento”.

Riteniamo che questa volta non si possa sfuggire da una precisa necessità e cioè che debbano essere coinvolte le professionalità brindisine, le quali hanno tutte le competenze per ricoprire quel ruolo e assumersi le conseguenti responsabilità.

Se così non dovesse essere allora sarebbe bene rimediare all’errore commesso sette anni fa e riprendersi quella autonomia che ci fu strappata con astrusi ragionamenti più filosofici che realistici. Abbiamo sempre sostenuto l’opportunità, per certi versi la necessità, di dare vita ad una Autorità del Salento che faccia gli esclusivi interessi del territorio pur facendo sistema con altre realtà portuali non  concorrenti. Porto e aeroporto sono fattori trainanti ed essenziali per l’economia territoriale, non capirlo o eluderlo è un atto gravissimo.

Invitiamo la classe politica tutta a trovare sinergie e alleanze per un obiettivo comune tralasciando occasionali interessi di parte.

Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Medicina Democratica, A.C.L.I. Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, Anpi Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Salute Pubblica, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi

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