BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere regionale del M5S Gianluca Bozzetti in merito alla vertenza degli ex lavoratori del Mercatone Uno.
Si è tenuto ieri l’incontro sulla vertenza che vede coinvolti 16 ex lavoratori del Mercatone Uno di Brindisi, per i quali il prossimo dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria. Presente al tavolo il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti.
“Grazie alla nostra mediazione- spiega il consigliere brindisino – i lavoratori hanno finalmente incontrato l’asssessore Leo dopo due anni di richieste cadute nel vuoto. Dall’inizio della vertenza segnalo la situazione di queste persone al presidente Emiliano chiedendo di trovare una soluzione, ma al momento ancora niente è stato fatto. Lo scorso anno – continua – avevo indirizzato una lettera alla sindaca di Brindisi Angela Carluccio per chiedere l’istituzione entro il 30 dicembre 2016 di un tavolo tecnico congiunto tra Comune di Brindisi, associazioni sindacali e associazioni datoriali che definisse un Protocollo d’intesa al fine di valutare la ricollocazione di questi ex dipendenti in altre realtà commerciali. Una richiesta che però è rimasta lettera morta”.
Si tratta di una vicenda iniziata nel 2015, quando l’azienda ha presentato presso il Tribunale di Bologna il concordato preventivo in bianco. Da quel momento c’è stato un bando per le manifestazioni di interesse, che non ha prodotto alcun risultato utile, sino al commissariamento per effetto della applicazione della cosiddetta Legge Marzano. Nel corso dell’incontro di ieri è stato deciso fare un punto sulla situazione attuale del Mercatone Uno di Brindisi con i commissari straordinari e di convocare a breve la task force regionale per l’occupazione alla presenza di tutte le sigle sindacali.
“In questi due anni la situazione degli ex lavoratori del Mercatone Uno di Brindisi non solo non è stata sbloccata – conclude il pentastellato – ma ha prodotto effetti sempre più allarmanti nella direzione di un crescente dramma sociale per le famiglie coinvolte ormai al limite della sopravvivenza, la maggior parte di queste monoreddito e con figli e mutuo a carico. Ora che anche la cassa integrazione sta per scadere le istituzioni devono dare una risposta chiara a queste persone e assumere un impegno finalmente risolutivo”.