Meridiani Perduti al Festival Le Voci Dell’Anima di Rimini

Sabato 24 settembre, la compagnia brindisina Meridiani Perduti, diretta dall’attrice e regista Sara Bevilacqua, sarà in scena nello storico Teatro Degli Atti di Rimini per il festival Le Voci Dell’Anima “So Tutto Io”, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione.

Dopo aver vinto, proprio in questa rassegna, il premio del pubblico nel 2020 con lo spettacolo Revolution, Meridiani Perduti torna a rappresentare la Puglia nel cartellone di questo prestigioso concorso.

Sara Bevilacqua porterà in scena lo spettacolo Stoc Ddò – Io Sto Qua, che racconta la drammatica vicenda di Michele Fazio, ucciso per errore durante un regolamento di conti a Bari Vecchia, nel 2001. Attraverso gli occhi di Lella, la mamma di Michele, la Bevilacqua ripercorre la storia di una città nella città, di una vita che si spezza in una manciata di secondi per colpa di un proiettile e di un’altra che di conseguenza cambia direzione, in cerca di verità e di giustizia.

Lo spettacolo scritto da Osvaldo Capraro e diretto e interpretato dalla stessa Bevilacqua è nato dalle interviste ai genitori di Michele e ripercorre il percorso che Lella ha affrontato dal momento della tragica morte del figlio. Un cammino denso di dignità, di resilienza e perdono.

“Siamo entusiasti di tornare a Le Voci Dell’Anima” ha detto Sara Bevilacqua “e tornare a Rimini a raccontare un’altra storia che parla della nostra terra ci riempie di orgoglio. Ormai da oltre un anno portiamo in giro, insieme a Lella e Pinuccio Fazio, la storia di Michele. A Rimini taglieremo il traguardo della cinquantesima replica, non potremmo essere più contenti”.

Al ritorno dal Festival, la compagnia si prepara per un altro importantissimo appuntamento. Il prossimo 5 ottobre debutterà, infatti, la nuova produzione “La Stanza Di Agnese”, dedicata al giudice Paolo Borsellino. Lo spettacolo di e con Sara Bevilacqua per la drammaturgia di Osvaldo Capraro, nato dalle interviste ai figli e al fratello del magistrato, sarà in scena al teatro Kismet di Bari nell’ambito del progetto “Le due Bari”.

 

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