MESAGNE – Attraversa l’abitato di Mesagne il percorso ciclabile transeuropeo Eurovelo 5 (EV5) che unisce Londra a Brindisi, lungo l’antica via dei pellegrini che ricalca fino a Roma la Via Romea Francigena e successivamente quello dell’Antica Via Appia, per circa 3.000 Km. La valenza strategica e paesaggistica del tratto pugliese di EV5 è stata confermata dal Piano paesaggistico regionale che lo identifica come “infrastruttura della mobilità dolce” e quella trasportistica dalla legge regionale pugliese sulla mobilità ciclistica e dal Piano Attuativo 2015-2019 del Piano regionale dei Trasporti, che lo individua come una delle dorsali della rete ciclabile regionale.

Partendo dall’idea che nei prossimi anni sarà finalmente completata la circonvallazione di Mesagne che contribuirà a scaricare di traffico motorizzato il centro abitato, l’Amministrazione comunale ripensa il centro urbano della città annodando intorno alla grande occasione offerta dal percorso EV5, che di fatto coincide con l’asse infrastrutturale più importante della città lungo l’asse Taranto-Brindisi, un progetto che riguarda  riqualificazione urbana, mobilità cittadina e turismo sostenibile.

Castello Normanno Svevo di Mesagne
Castello Normanno Svevo di Mesagne

“Intorno a questo tema si sviluppa l’idea di città e della visione di cambiamento che vedrà per i prossimi anni un restyling collettivo e complessivo che, partendo da un tema squisitamente infrastrutturale, diviene recupero della tradizione storica del percorso francigeno e sviluppo sociale”, dichiara l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici di Mesagne, Palma Librato.




L’Amministrazione comunale ha pertanto sposato la proposta della giovane assessore Palma Librato, architetto prestata alla politica, di tentare di annodare la pianificazione della città al percorso EV5 che è asse principale della viabilità urbana e che, come tale diviene motivo di rigenerazione sociale e urbana, nella sua accezione più ampia.

“Un approccio storico ma anche innovativo ed europeo – spiega l’assessore Librato – perfettamente allineato alla pianificazione regionale che si sviluppa da alcuni anni in Puglia, che cerca di rilanciare un piccolo territorio della periferia d’Italia verso l’Europa, sia in termini di progettualità integrata (mobilità, riqualificazione urbana e del centro storico), sia in termini di visione della pianificazione attraverso un tema sociale, turistico della mobilità e della sicurezza. Nel 2017, infatti, non si può parlare di pianificazione di una città se non si considerano le diversi componenti che entrano in gioco nella quotidianità del cittadino secondo una visione multidisciplinare, sicuramente complessa ma che ha a cuore la qualità della vita dei cittadini”.




L’iniziativa di Mesagne rappresenta, peraltro, la prima risposta concreta di un Comune pugliese alle sollecitazioni della Regione Puglia impegnata, in qualità di partner, all’interno del progetto europeo EV5-VRF finanziato dal programma COSME 2014-2020, finalizzato alla valorizzazione dell’intero percorso Londra-Brindisi, come prodotto cicloturistico transnazionale da collocare sui mercati europei.

“EuroVelo, a Mesagne – continua l’assessore Palma Librato – coincide con l’asse infrastrutturale più importante della città e lo si vuole considerare come un elemento di grande forza progettuale e di riqualificazione, uno strumento utile a rivedere la sicurezza stradale, a calmierizzare il traffico e a rendere più attraente la città. Tale asse, da tempo luogo di incidenti stradali, richiede una revisione che sia integrata al sistema di viabilità cittadino al fine di garantire la sicurezza stradale, moderare la velocità e mantenere il carattere di “strada condivisa” da parte di tutte le tipologie di veicoli e di tutti gli utenti della strada, cercando di ridurre la velocità delle auto a 30 km/h (traffic calming) per aumentare i livelli di sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, ma soprattutto invertire la tendenza e indurre lentamente verso maggiori livelli di ciclabilità e pedonabilità del centro cittadino. Questo nel tempo porta a benefici effetti sulla qualità della vita dell’intera comunità in termini di aria che si respira e funzionalità delle strade”.

Il progetto molto articolato, organizzato volutamente in 5 lotti affinché non si configuri come una grande opera irrealizzabile, ma benché pensata nell’intero, sia realizzata per step, inserendosi nella programmazione ministeriale e regionale al fine di poter accedere finanziamenti statali ed europei.

La rete ciclabile transeuropea EuroVelo (EV), http://www.eurovelo.com/en ideata e promossa da ECF (European Cyclists’ Federation) è formata da 15 itinerari di lunga percorrenza che collegano da nord a sud e da est ad ovest il continente europeo per uno sviluppo complessivo di 70.000 Km. che, secondo ECF, potranno essere percorribili completamente entro il 2020. Attualmente sono fruibili 45.000 Km della rete EV. I percorsi ciclabili di EV sono infrastrutture di qualità finalizzati a spostamenti in bici in ambito urbano, tra comuni limitrofi ma soprattutto a servizio del cicloturismo. Secondo studi del Parlamento europeo il fatturato del cicloturismo prodotto dalla rete EV sarà di 44 miliardi di euro l’anno.




Redazione

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