Eccellentissimo Signor Prefetto,
nel darle il benvenuto nella nostra città e nell’augurarle un proficuo lavoro di “bonifica “ dell’amministrazione comunale ripetutamente vituperata da arresti prima, e da dimissioni e cattive politiche di governo poi, siamo a segnalarle una situazione a dir poco incresciosa.
Pochi giorni fa siamo stati contattati da alcuni cittadini residenti in Contrada Restinco, nei pressi del CARA\CIE di Brindisi, desiderosi di metterci al corrente di una realtà di degrado presente in loco, motivo di questa nostra.
In quella zona si trova una villetta sottoposta a sequestro amministrativo da parte del corpo della Polizia Municipale , ma occupata da lungo tempo da immigrati di origine africana e da pakistani.
Le foto che le alleghiamo non rendono appieno l’incredibile stato di degrado, la assoluta mancanza di igiene, e le condizioni generali dell’immobile e di chi lo occupa, tant’è che la nostra permanenza non si è potuta protrarre più dei pochissimi minuti necessari agli scatti allegati, che non riportano nè il fetore, nè il disgusto provato, nè la presenza dei numerosi ratti che, incuranti della presenza umana, passavano da una stanza all’altra come se volessero farci da guide.
In una stanza adibita contemporaneamente a wc e a doccia, dove si utilizzano bottiglie di plastica vista la mancanza di acqua corrente, un buco ricavato nella parete perimetrale riversa sulla pubblica via sia i liquami da deiezione che le acque della improvvisata doccia.
Una casupola vicina, ancor più diroccata, e la discarica dove vengono riversati ogni tipo di rifiuti, eliminati puntualmente con roghi tossici che riversano fumo pestilenziale nelle vicine casette di campagna e nello stesso CIE\ CARA, come confermatoci da più testimoni.
Una situazione indegna di una nazione civile come la nostra, indegna per chi si ritiene di dover accogliere in quel modo, indegna per i tanti concittadini coinvolti a varie ragioni in questo avanzante degrado.
Se sono queste le politiche di accoglienza che chi ci governa ritiene sufficienti, tanto da consentire 170 mila arrivi all’anno, noi continueremo a urlare con tutta la forza di cui siamo capaci, che è giusto accogliere chi ha davvero bisogno, ma che vada accolto solo chi ha diritto, solo chi può essere sistemato in maniera dignitosa, e solo dopo che ad ogni italiano bisognoso, e sono tanti, si sia dato tutto ciò di cui necessita.
Eliminare i conflitti etnici e religiosi nei paesi d’origine, e combattere sul posto la povertà, eviterà loro di scappare e farà si che le nostre città e le nostre periferie non diventino bivacchi e baraccopoli che non si ricordavano dai tempi dell’ultimo dopoguerra.
Con la presente siamo a richiederle un intervento urgente di sgombero e di bonifica dell’immobile, e dell’area circostante, a beneficio dei residenti e delle attività economiche presenti in zona.
Confidando in un rapido interessamento, e nel rinnovarle gli auguri di benvenuto e di buon lavoro, salutiamo con deferenza.
Cesare MEVOLI
(Presidente Provinciale e Dirigente Nazionale Movimento Nazionale per la Sovranità)