BRINDISI – Ormai pare essere cosa fatta: il notaio Michele Errico, dopo le dimissioni da consigliere politico del sindaco Angela Carluccio, pare sia riuscito ad ottenere ciò cui puntava veramente: la poltrona di vice sindaco.

La notizia potrebbe giungere già nella giornata di domani, martedì 21 febbraio, ovvero il giorno prima dell’ormai famoso Consiglio comunale in cui si discuterà la mozione di sfiducia al primo cittadino da parte dei consiglieri di opposizione, ‘orfani’ di quel Damiano Flores che, un paio di settimane fa, ha colto tutti (quasi) di sorpresa, fornendo la stampella alla maggioranza.




Condizione sine qua non per l’ingresso in Giunta del notaio Errico (che, a questo giro, ha giocato davvero ‘di fino’) sembra essere l’ingresso nell’esecutivo, assieme a lui, almeno di altri due tecnici. D’altro canto, di questo non aveva fatto mistero neppure con la stampa. Uno di questi sarà per caso l’avvocato Francesco Silvestre, cui ha spesso fatto riferimento negli ultimi giorni? Non si sa, ma è assai probabile, soprattutto perché lo stesso Silvestre, ex assessore all’Ambiente prima della ‘bocciatura’ rimediata, si è sempre detto possibilista. Entrambi, ad ogni modo, hanno detto che avrebbero accettato solo se la Carluccio – o chi tira i fili per lei – avesse invertito la rotta. Ma in tal caso, bisognerà capire come la prenderebbe il capogruppo dei Coerenti per Brindisi Pasquale Luperti, considerato che l’avvocato era persona da lui indicata (ennesimo tradimento?). Intanto, spetterà al sindaco decidere cosa fare, atteso che dovrebbe rinunciare a qualche assessore dei suoi, primo tra tutti Vito Carella, amico di famiglia della stessa Carluccio.

Nel frattempo, pare che oggi pomeriggio il notaio Michele Errico, a bordo di una Land Rover bianca guidata dal senatore di Direzione Italia Vittorio Zizza, sia andato a Maglie per incontrare Raffaele Fitto. Con loro una terza persona. Questo fatto accrediterebbe ancor di più la tesi di Errico vice sindaco, col ‘battesimo’ degli ex Conservatori e Riformisti. Un fatto, questo, che potrebbe determinare quell’indebolimento dell’asse Rollo – Ferrarese auspicato dallo stesso Fitto che, proprio tempo fa, nel momento clou della crisi politica a Brindisi, disse al Presidente Invimit che il prosieguo della fiducia alla Carluccio dipendeva dal “frenare lo strapotere di Rollo”.




Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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