Nei giorni scorsi ho assistito alla polemica tra l’ex Presidente della Provincia Massimo Ferrarese e il sindaco Riccardo Rossi.
Ho deciso, pertanto, di perlustrare il mio archivio personale per avere un quadro più preciso. Quando nel 2013 il Tar diede torto al Comune di Brindisi (stabilendo che la bonifica dei fanghi del Petrolchimico doveva essere effettuata dalla società Micorosa e non dall’Enichem) la giunta-Consales decise di appellarsi al Consiglio di Stato affinché fosse ripristinato il principio che “chi inquina paga”.
Una scelta lungimirante che, a distanza di anni, è servita a fare giustizia visto che proprio il Consiglio di Stato, nelle scorse settimane, ha accolto quel ricorso del Comune di Brindisi ristabilendo la verità.
Sarà Enichem, pertanto, a doversi fare carico di quella bonifica ed a pagare tutti i danni ambientali intervenuti in tutti questi anni, nonostante la cessione dell’area a Micorosa.
Un fatto storico che dovrebbe replicarsi anche in tante altre situazioni che riguardano il martoriato territorio di Brindisi.
Certo, in questa battaglia sarebbe stato importante se anche la società Micorosa (pur attraverso la curatela fallimentare) avesse assunto un ruolo all’interno di questo giudizio, ma è andata diversamente ed i punti interrogativi sono davvero tanti.
Vale la pena ricordare, infatti, che la società Micorosa acquistò sostanzialmente una discarica abusiva senza che il vecchio proprietario si fosse preoccupato di bonificarla. Un fatto insolito, forse unico, che meriterebbe qualche attenzione in più, anche in considerazione dei danni ambientali riversatisi sull’intero ecosistema brindisino (e speriamo che non accada qualcosa di peggio).
A questo punto, però, ci aspettiamo un protagonismo effettivo da parte del sindaco Riccardo Rossi. Indossi nuovamente i panni del battagliero consigliere comunale ambientalista di opposizione degli anni scorsi e faccia valere le ragioni di Brindisi, a tutela del suo ambiente.
Quello scempio (adesso sono in corso costosi interventi di “tombamento” dell’area) va eliminato del tutto per evitare che nei prossimi decenni si torni a parlare di Micorosa in termini devastanti dal punto di vista ambientale.
Occorre, insomma, che Rossi tenga la “schiena dritta” nei confronti di Enichem, così come per vicende complesse come quella del futuro di A2A, del progetto Edison e del polo energetico che fa capo all’Enel. Da lui ci aspettiamo un ritorno al passato…
Pasquale Luperti – ex Assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi