nando marino

BRINDISI – “Mi ha lasciato basito visionare le ricevute della missione a Rimini del sindaco Angela Carluccio e dell’assessore Vito Carella relative al soggiorno presso l’Hotel Corallo ed anche quelle relative all’autostrada”.

Così commenta Nando Marino la notizia, pubblicata ieri da newspam, circa delle incongruenze in merito alle effettive presenze a Rimini in rappresentanza del Comune di Brindisi alla “Fiera Ecomondo 2016”.

“Quanto accaduto – prosegue – dimostra ancora una volta l’inadeguatezza delle persone chiamate a guidare la nostra città, considerato che è emerso che un incontro istituzionale è stato tramutato in una gita fuori porta. Personalmente ho ricoperto incarichi dove avevo carte di credito a gestione illimitata, ma non ho mai pensato di far addebitare un pocket coffee (come ha fatto il sindaco, considerato che emerge dagli scontrini pubblicati sull’Albo Pretorio) sulla nota spese da presentare alla società che mi pagava le trasferte. Siamo veramente al ridicolo.

pocket coffee

Chiedo ufficialmente che il sindaco Carluccio spieghi alla città, in maniera ufficiale,  con una conferenza stampa o con un comunicato – e non tramite il suo portavoce – cosa è accaduto in quella trasferta ed in quella stanza, dove risultano aver dormito tre persone. Tanto più perché la Carluccio, che peraltro è un avvocato, dovrebbe ben conoscere la parola ‘peculato’.  Certo, si parla di piccole cifre ma che, comunque, sono un insulto ai cittadini brindisini. Pertanto, mi auguro che venga fatta chiarezza su questa storia che – quanto pare – avrebbe visto il sindaco e l’assessore Carella, amico del marito, andare a fare una gita in quel di Rimini con i rispettivi coniugi. La missione, infatti, era da Brindisi a Rimini. Eppure, come dimostrano gli scontrini dell’autostrada, l’auto privata con cui sono partiti è entrata a Bari Sud e poi, non si capisce perché, è uscita a Civitanova Marche, dove il gruppo è rimasto per ben tre ore (dalle 17,00 alle 19,00). Bisognerebbe, a questo punto, che il sindaco e l’assessore Carella spiegassero cosa sono andati a fare a Civitanova, considerato che la destinazione era un’altra. Qualora la Carluccio non dovesse ritenere di dovere fornire spiegazioni alla città, ci riserveremo (pur sentendomi in imbarazzo a farlo per cifre tanto ridicole) di andare nelle sedi competenti per denunciare l’accaduto”.




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