BRINDISI – Apprendo da un’intervista fatta da Puglia Tv all’assessore Rita Ortenzia De Vito, che la stessa risponde alle critiche costruttive da me rivolte attraverso l’intervento in aula sulla questione dei Minori Stranieri Non Accompagnati. Ciò che l’assessore chiama accuse sono delle lecite critiche che doverosamente l’opposizione deve rivolgere per meglio snocciolare la questione e per meglio chiarire il percorso intrapreso dalla maggioranza, un atto dovuto non solo all’assise ma all’intera cittadinanza. Scegliere di rispondere ai microfoni di un emittente televisiva piuttosto che farlo in aula, nega di fatto quel confronto dialettico che sono alla base di una democrazia partecipata.
Nel suo intervento ai microfoni l’assessore De Vito mi attribuisce una scarsa conoscenza dell’argomento e francamente non si capisce da quali elementi lo desuma. Se avesse ascoltato con attenzione l’intero intervento, purtroppo ripreso in due step, avrebbe potuto constatare da sé che l’intero impianto è stato impostato per dare rilievo alla tutela del benessere psicologico dei minori , che attraverso la promozione di comportamenti di buon senso si possa continuare a garantire quei progetti d’integrazione già avviati e che possano proseguire senza intoppi per non creare ulteriori disagi, fatto salvo ovviamente per quelle situazioni in cui si evidenziano situazioni di perdurato disagio, nonché stimolarne le dovute riflessioni. Vorrei far presente sempre all’assessore De Vito che è suo dovere, per il ruolo affidatole, informare non solo l’assise ma l’intera cittadinanza sulle motivazioni sottese alla decisione di partecipare al bando che non possono esaurirsi nella semplice responsabilità amministrativa e obbligo morale. Attraverso l’intervista ci mette finalmente al corrente che alcune strutture in cui sono accolti i minori non accompagnati non svolgono adeguatamente il loro dovere, sembra infatti che una ragazza sia scappata, un’altra sembrerebbe incinta ed un‘altra ancora forse avrebbe contratto l’AIDS. Prendendosi la responsabilità delle sue dichiarazioni in merito all’incapacità delle strutture in questione ebbene che si rivolga alle autorità competenti per le verifiche dei casi citati .Fatto salvo queste eccezioni indiscutibili , appare quanto mai inappropriata la volontà di coprire di fatto lo sradicamento di alcuni di essi con la flessibilità e forma mentis diversa dai nostri ragazzi che l’assessore attribuisce ai minori stranieri , dichiarando tra l’altro di possedere uno spirito di adattamento differente .
Per fortuna la capacità di adattamento è tipica degli esseri viventi i quali facendo leva sulle proprie risorse interne ed esterne, trova soluzioni ai continui cambiamenti a cui l’ambiente circostante ci sottopone. La capacità di adattamento e l’istinto di sopravvivenza ci consentono di riorganizzare positivamente la nostra esistenza. Va da sé che i ragazzi in questione non hanno migliori capacità di adattamento ma lo stato di necessità e lo spirito di sopravvivenza li obbliga a dover a tutti i costi adattarsi ed entrare immediatamente nel mondo del lavoro per poter estinguere quel debito, che nella maggior parte dei casi la famiglia d’origine ha contratto per farli approdare nei nostri paesi. Se fosse come dichiara il nostro assessore i nostri ragazzi che scelgono di trasferirsi all’estero sarebbero dei potenziali disadattati.
Mi auguro nel prossimo futuro che l’assessore Rita Ortenzia De Vito non colga come personali le critiche ma le consideri come un momento di dialettica politica fra maggioranza ed opposizione e che prediliga l’assise comunale quale luogo elettivo per rispondere sulle questioni per le quali sarà interpellata . Non siano i riflettori di una telecamera gli unici interlocutori privilegiati ma i cittadini della comunità che ci onoriamo di rappresentare in consiglio comunale.
Dott.ssa Tiziana Motolese
Consigliere Comunale M5S