La vicenda delle contrade abusive a suo tempo oggetto di varianti di recupero è tornata di attualità in questi giorni con il rischio di scatenare l’ennesima bomba sociale di cui la città non ha assolutamente bisogno.
Intendiamo riferirci, in particolare, ai comparti Tuturano – Torre Rossa, Giambattista, Palmarini Schiavoni, Muscia e Montenegro.
Giova ricordare che la Legge 47/1985 consentiva di sanare gli immobili costruiti senza concessione edilizia ultimati entro la data del 1° ottobre 1983.
I Comuni erano tenuti a perimetrare le aree in cui insistevano gli insediamenti abusivi e ad adottare le conseguenti varianti urbanistiche.
Il Comune di Brindisi approvò le perimetrazioni con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 18/02/1987 e adottò le varianti di recupero con deliberazione del Consiglio Comunale n. 118 del 27/07/2000.
Tali varianti furono poi definitivamente approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 183 del 27/11/2000, esattamente 20 anni fa!
Solo nel 2005 le varianti di recupero approvate dal Consiglio Comunale ricevettero l’assenso definitivo della Regione Puglia.
Va anche ricordato che il Piano Regolatore Generale era stato adottato con deliberazione n. 6 del 10/01/1980 ma che era stato approvato in via definitiva dalla Giunta Regionale solo con deliberazione n. 10929 del 28/12/1988.
Il PRG quantificava in 34.300 stanze il fabbisogno abitativo cui non si poté dare da subito soddisfazione atteso che solo a decorrere dagli anni 2000 venivano approvati gli strumenti attuativi previsti dal PRG (Piani di recupero, Piano di zona, eccetera).
In conseguenza di tale inerzia si verificò un esteso abusivismo di necessità cui si tentò di porre rimedio con le varianti di recupero approvate nell’anno 2000.
Per venire ai giorni nostri l’Amministrazione Comunale ha finalmente avviato l’esame delle domande di condono pendenti presso l’ufficio urbanistica.
E subordina il rilascio della agognata concessione edilizia alla circostanza che non siano stati commessi altri abusi oltre a quelli denunciati con la domanda di condono.
In realtà è accaduto che molti degli autori degli abusi, in ragione delle mutate esigenze familiari e a causa dell’enorme lasso di tempo trascorso tra la presentazione delle domande di condono, l’adozione delle varianti di recupero e l’approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale , hanno realizzato nuovi vani o pertinenze rispetto a quelle esistenti al 1°ottobre 1983 non avendo potuto beneficiare, perché ancora privi di concessione edilizia, delle norme che avrebbero consentito tali ampliamenti senza incorrere in illeciti edilizi.
Intendiamo riferirci, in particolare, al Piano casa, introdotto dal Decreto Legislativo 112/2008 ed operativo dal 1° aprile 2009, con la finalità di incentivare gli investimenti dei privati per migliorare o implementare le abitazioni esistenti al fine di corrispondere al fabbisogno abitativo evitando l’ulteriore consumo di suolo.
Per evitare che tali cittadini subiscano una nuova penalizzazione, divenendo destinatari di ordinanze di demolizione di parte o dell’intero fabbricato in cui risiedono, abbiamo presentato una mozione con cui si chiede l’adozione di una nuova variante urbanistica per i comparti Tuturano – Torre Rossa, Giambattista, Palmarini Schiavoni, Muscia e Montenegro.
E’ bene sottolineare che il solo avvio della nuova variante potrebbe consentire un recupero “giurisdizionale”, nei limiti della normativa vigente, degli immobili parzialmente modificati a seguito della domanda di condono o degli immobili per cui la domanda di condono non fu presentata “poiché verrebbe meno l’interesse pubblico alla demolizione” (da ultimo: TAR Lombardia Sez. II n. 58 del 25/02/2020).
Insomma: un gesto di responsabilità cui intendiamo chiamare a pronunciarsi l’intero Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali
Gabriele ANTONINO
Gianluca SERRA
Massimo CIULLO
Umberto RIBEZZI
LA MOZIONE:
OGGETTO: Mozione ai sensi dell’art. 65 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale avente ad oggetto variante Urbanistica per i comparti Tuturano – Torre Rossa, Giambattista, Palmarini Schiavoni, Muscia e Montenegro.
I sottoscritti Consiglieri Comunali Gabriele ANTONINO, Gianluca SERRA, Umberto RIBEZZI e Massimo CIULLO, nella qualità di componenti della IV Commissione Permanente “Urbanistica”,
PREMESSO CHE
il Piano Regolatore Generale del Comune di Brindisi veniva adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 10 gennaio 1980;
il PRG veniva approvato con prescrizioni dalla Giunta Regionale Pugliese con deliberazione n. 7008 del 5 luglio 1985;
il Consiglio Comunale di Brindisi recepiva in toto le prescrizioni regionali con deliberazione n. 26 del 14 aprile 1986;
la Giunta Regionale Pugliese approvava in via definitiva il PRG di Brindisi con deliberazione n. 10929 del 28 dicembre 1988, a distanza di otto anni dalla sua adozione;
nel PRG adottato nel 1980 il fabbisogno residenziale veniva quantificato in 34.300 stanze, di cui 25.000 da reperire in contesti urbani di nuova edificazione e 9.300 da recuperare con interventi di risanamento edilizio;
solo nell’anno 1998, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 55 del 6 maggio, viene approvato il 1° Programma Pluriennale di Attuazione (PPA) da cui risulta che il fabbisogno di stanze all’anno 2002 era ancora di 28.506 stanze equivalenti a 6.391 abitazioni;
il PRG subordinava gli interventi di nuova edificazione e di recupero del patrimonio edilizio esistente ad una serie di piani attuativi (Piani di zona, Piani di recupero, eccetera), rendendo estremamente problematica la realizzazione delle abitazioni ipotizzate dapprima nel PRG adottato e poi nel PPA;
solo nell’anno 2000, con deliberazione n. 179 del 31 ottobre, veniva approvato in via definitiva il Piano di Recupero del Rione Cappuccini;
con deliberazione n. 40 del 4 aprile 2001 veniva approvato in via definitiva il Piano di Recupero di San Pietro degli Schiavoni;
con deliberazione n. 157 dell’8 novembre 2001 veniva approvato il Piano di Recupero del Centro Storico;
con deliberazione n. 30 del 23/04/2004 il Commissario Straordinario approvava, con i poteri del Consiglio, il Piano di Recupero del Villaggio Pescatori;
quanto ai Piano di zona con deliberazione n. 14 dell’11 febbraio 2002 veniva approvata una variante al Piano di Zona del Quartiere Paradiso con cui si riducevano le volumetrie residenziali ed il numero di alloggi da 132 a 124;
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 118 del 27 luglio 2000 l’Amministrazione Comunale prendeva atto del diffuso fenomeno dell’abusivismo di necessità esistente in città e decideva di utilizzare lo strumento della variante urbanistica previsto dalla Legge 28 febbraio 1985 n. 47:
venivano così predisposte delle apposite varianti di recupero delle zone oggetto di abusivismo diffuso ai sensi dell’articolo 3 della Legge Regionale n. 26 del 13/05/1985 così come modificato dall’articolo 1 della Legge Regionale n. 40 del 23/12/1986;
tanto a seguito di apposite perimetrazioni di dette aree che erano state approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 18/02/1997;
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 118 del del 27 luglio 2000 venivano quindi adottate le varianti di recupero dei comparti Tuturano e Torre Rossa, Betlemme, Giambattista, Palmarini Schiavoni, Muscia e Montenegro;
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 183 del 27/11/2001 venivano approvate le controdeduzioni alle osservazioni pervenute;
con deliberazione della Giunta Regionale n. 816 del 21/06/2005 venivano definitivamente approvate le varianti di recupero dei comparti Tuturano e Torre Rossa, Giambattista, Palmarini Schiavoni, Muscia e Montenegro mentre per la variante di recupero del comparto Betlemme veniva richiesta la elaborazione di un Pianto di Intervento di Recupero Territoriale per la redazione del quale è stato approvato dal Consiglio Comunale apposito ordine del giorno nella seduta del 27/10/2020;
PREMESSO ALTRESI’ CHE
le Contrade brindisine a suo tempo oggetto di varianti di recupero sono ormai da considerarsi dal punto di vista della densità abitativa come dei nuovi quartieri;
ad oggi non è ancora transitato in commissione urbanistica il Documento Programmatico Preliminare al PUG;
una nuova variante urbanistica attualizzerebbe la volontà di recupero di tali zone contribuendo alla risoluzione del problema anche attraverso il contemperamento degli interessi in campo;
una nuova variante urbanistica non contrasterebbe con le già approvate varianti di recupero;
CONSIDERATO CHE
il solo avvio della nuova variante potrebbe consentirebbe un recupero “giurisdizionale”, nei limiti della normativa vigente, degli immobili mai oggetto di domanda di condono e degli immobili che in pendenza di tale procedimento hanno subito modifiche di rilievo, “poiché verrebbe meno l’interesse pubblico alla demolizione” (TAR Lombardia Sez. II n. 58 del 25.02.2020);
IMPEGNANO
il Sindaco e la Giunta Municipale all’avvio di un procedimento di adozione di variante urbanistica per i comparti Tuturano e Torre Rossa, Giambattista Palmarini, Schiavoni, Muscia e Montenegro.
Gabriele ANTONINO _________________________________
Gianluca SERRA _________________________________
Massimo CIULLO _________________________________
Umberto RIBEZZI _________________________________
Spero che altri consiglieri sia di maggioranza che di opposizione appogino questa mozione