Multiservizi, il risanamento ed il rilancio della società passa dagli ammortizzatori sociali

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La cassa integrazione per i lavoratori della Multiservizi sarà inevitabile. Lo ha detto a chiare lettere il sindaco di Brindisi Pino Marchionna nel corso della conferenza dei capigruppo, in cui ha illustrato il Piano industriale della società in house del Comune che sta affrontando una crisi finanziaria tale da portare, per la prima volta nella sua storia, al ricorso agli ammortizzatori sociali. Un sacrificio necessario per salvare la società dalla chiusura e 160 persone dalla perdita del posto di lavoro. Dopo aver chiuso il 2023 con un passivo di quasi 2 milioni di euro, la Multiservizi continua ad accumulare perdite anche nel 2024, a un ritmo di 70-80mila euro al mese. I costi del personale incidono per l’84% sui ricavi. L’idea è quella di chiudere perlomeno in pareggio l’esercizio 2024, intanto ricorrendo sin da subito agli ammortizzatori sociali che consentirebbero un risparmio di 850mila euro nella seconda metà dell’anno. L’obiettivo – ha detto Marchionna – è quello di salvaguardare la continuità amministrativa ed aziendale e poi aprire un nuovo ciclo di sviluppo incentrato non più solo sui tradizionali servizi – verde, segnaletica stradale, pulizia e custodia, impianti sportivi – ma anche sulle attività della cosiddetta smart city: dai parcheggi con sensori ai pannelli fotovoltaici per le scuole comunali. Attività per le quali è prevista anche una formazione adeguata del personale. Un piano ambizioso che, però, renderà necessario un sacrificio per i lavoratori. Il Piano industriale sarà discusso e portato in approvazione nel consiglio comunale del 29 maggio prossimo.

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