BRINDISI – Il consigliere comunale del gruppo “Coerenti per Brindisi” Pasquale Luperti interviene sulla delicata questione della Brindisi Multiservizi, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate a newSpam dal segretario dell’UGL Ercole Saponaro e che facevano seguito ad un incontro svoltosi oggi a Palazzo di Città, alla presenza di tutte le sigle sindacali, del vice sindaco Silvestre, dell’assessore al Bilancio Del Grosso, del segretario generale del Comune Giuseppe Alemanno, del dottor Angelo Roma, della dirigente del Settore Ragioneria Mirella Destino e di una delegazione di lavoratori della partecipata.
“Ho letto con molta attenzione le dichiarazioni del sindacalista Ercole Saponaro – scrive Luperti – persona attenta ai problemi dei lavoratori e, in particolare, alle situazioni particolarmente a rischio. Oggi, come è noto, si è svolto un ulteriore incontro tra l’Amministrazione Comunale e le organizzazioni sindacali per trovare una intesa sul futuro delle società partecipate del Comune di Brindisi. Un dato non è certamente in discussione e non potrà mai esserlo e quindi è bene fare chiarezza: nessuno toccherà mai un solo posto di lavoro!!! Saponaro sappia che il vice sindaco parla a nome dell’Amministrazione e della maggioranza che la sostiene. Ha illustrato in tale veste una situazione difficile, determinata dalla complessità del quadro economico e quindi dalla difficoltà a individuare soluzioni facilmente praticabili. Ma questo non comporta in alcun caso la riduzione dell’attuale organico della Brindisi Multiservizi. E lo dico da esponente della maggioranza, certo di poter interpretare la volontà di tutti i miei colleghi che sostengono il governo cittadino.
Quindi Ercole Saponaro non può che aver frainteso le parole dell’assessore Del Grosso, anche perché diversamente quest’ultimo sarebbe chiamato a rispondere di affermazioni non concordate con i consiglieri comunali di maggioranza e quindi in alcun modo sostenibili”.
Siamo ben felici che nessun posto di lavoro verrà toccato. Questo, però, nelle parole di Luperti riguarderebbe la Multiservizi. E gli altri? Dalle parole del vice sindaco Silvestre, riportate sempre da Saponaro, ma confermate anche da una nota del Cobas, il cosiddetto Piano di salvataggio della BMS prevederebbe l’assorbimento, tra gli altri, dei servizi attualmente espletati da Natura, Markas e dall’Ati che opera nel cimitero, con il licenziamento rispettivamente di 25, 100 (o giù di lì) e 12 unità. In parole povere, per salvare la Multiservizi si decide di buttare per strada circa 150 famiglie. Così come nel 2014, sempre per salvare la partecipata, il Comune di Brindisi sforò il Patto di Stabilità, con tutte le conseguenze che ne derivarono.
Ad ogni modo, almeno per il momento, si sta parlando di aria fritta: se i bilanci 2014 e 2015 della BMS dovessero risultare negativi, la Legge Madia è molto chiara: liquidazione della partecipata. E – quello sì – sarebbe un problema serio.