OSTUNI – Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, in Carovigno, hanno tratto in arresto Alessio Di Latte, 20enne carovignese, perché colto in possesso di ingenti quantitativi di artifizi pirotecnici illegali e di materiale idoneo al loro confezionamento.
Gli agenti del Commissariato di Ostuni, a seguito di controlli specifici presso esercizi pubblici e private abitazioni, hanno eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di Di Latte, da tempo tenuto sotto osservazione, per suoi strani comportamenti ed ambigue frequentazioni.
Così, è stato rinvenuto in casa un ampio armamentario illecito, la cui destinazione d’uso era evidentemente quella dell’arbitrario confezionamento di botti illegali che, in determinati casi, avrebbero potuto assumere un elevato impatto offensivo. Nello specifico, sono stati posti sotto sequestro 215 grammi di polvere detonante custodita in un vaso in vetro contenente polvere nera da sparo, ricavata mediante lo svuotamento di un innumerevole quantitativo artifizi pirotecnici, nonché 50 grammi di polvere di colore giallo che è risultato essere zolfo, comunemente impiegato quale uno dei composti per la deflagrazione. Rinvenuti anche alcuni stoppini ricavati artigianalmente con l’utilizzo di diverse candele di varie forme e colore, tra cui una modificata mediante fuoriuscita dello stoppino-“miccia” di accensione ed un contenitore in vetro totalmente nastrato all’esterno da utilizzarsi quale verosimile contenitore in cui inserire il “botto”, una volta ultimatene la composizione. Inoltre, trovata una pistola e un fucile soft-air, entrambi alterati e privi dei prescritti tappi rossi, occultati in appositi panni riposti all’interno dell’armadio nonché nella parte retrostante dello stesso.
Per di più, alcuni, negli uffici del Commissariato, uno dei parenti ha perso le staffe ed ha minacciando tutti i presenti di mali ingiusti ed aspre ripercussioni, utilizzando frasi indecorose ed irriverenti, cercando anche di arrivare allo scontro fisico coi poliziotti.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.