BRINDISI – Inderogabilmente entro la fine del mese, a sentire gli uffici del Comune, sarà definita la questione della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana; in un modo o nell’altro. A sentire il referente su Brindisi della Ecologia Falzarano, ovvero Massimiliano Oggiano, l’azienda starebbe aspettando soltando i tempi tecnici necessari per il rilascio del Durc e per l’iscrizione nell’elenco delle ditte che hanno avanzato domanda di inserimento nella “White list”, nella quale si trovano le ditte in attesa del rilascio, da parte delle prefetture di riferimento, della certificazione antimafia. La Ecologia Falzarano ha avanzato la predetta richiesta il 13 aprile scorso, ma l’iter non è stato ancora completato. Nonostante Oggiano abbia garantito che la ditta ha provveduto ad espletare tutte le pratiche necessarie, dal Comune è partita una diffida, con la quale si mette a conoscenza la ditta che, trascorsi i 10 giorni concessi per mettersi in ordine con il Durc e con la White list, il Comune si orienterà su altre soluzioni: detto in parole povere, non affiderà il servizio alla Falzarano. Arrivati a fine aprile, quindi, al Comune poco importa dei motivi per i quali l’azienda non è ancora in regola con i due requisiti richiesti obbligatoriamente dalla legge. Tra l’altro, la proposta di Oggiano di addivenire ad un affidamento sotto riserva di legge nelle more della firma del contratto è stata scartata categoricamente dagli uffici comunali in quanto, a loro dire, senza i due requisiti di cui sopra non è possibile procedere né alla firma del contratto e neppure all’affidamento sotto riserva di legge.
Cosa succederà, allora, se la Falzarano non si dovesse mettere in regola entro la prossima settimana? Il Comune, in quel caso, redigerà nuovamente una gara-ponte: nel frattempo, però, interromperebbe il rapporto con Ecologica (oramai in stato di difficoltà cronica) e, con l’avallo dei vari soggetti del territorio (Asl e Prefetto in testa), ricorrerebbe ad un affidamento mediante ordinanza contingibile ed urgente per motivi igienico-sanitari.
E come nel “gioco dell’oca”, la città resta ferma al palo.
Andrea Pezzuto Redazione |
sono mesi che sentiamo promesse,annunci di risoluzioni e quant’altro da parte del Comune,intanto Brindisi è in condizioni pietose,igienicamente degradata;so bene che la sindaca e la sua giunta non avrebbero voluto tale situazione,ma la responsabilità,alla fine,ricade sugli amministratori che finora hanno dimostrato grande incapacità nel trattare la questione e trovare soluzioni.Noi cittadini,io per prima,siamo stanchi di parole,parole e vogliamo fatti;del resto anche la Storia insegna che le rivoluzioni sorgono e scaturiscono dal malcontento del popolo!!Io vivo al rione Casale,notoriamente considerato il fiore all’occhiello di Brindisi,ma ora ,forse ,
il più penalizzato.Inviterei la sindaca Carluccio e i suoi collaboratori a venire al Casale per rendersi conto di persona,in che situazioni versa.Paghiamo cifre altissime x la raccolta rifiuti e per un servizio inesistente;noi cittadini se la situazione non si risolve nell’immediato,prenderemo opportuni provvedimenti.
Come hanno fatto ad ammettere un’azienda senza il DURC…. ne sa qualcosa il suo referente a Brindisi?