Giampie’,
non fa’ scherzi, sempri cu’ la sciocula stai.
Svegliati amico mio, non ci credo che non potrò telefonarti piu’, non ci credo che non gireremo insieme per trovare una trattoria , per trovare un posto dove stare insieme ridere, progettare e invitare amici e nemici,o per un caffe’ filosofico.
Quante risate mi hai fatto fare,con i tuoi straordinari eccessi, con i tuoi sentiti e trasportati voli fantasiosi in ogni campo.
Eri unico amico mio,avevi la capacita’ di semplificare le cose difficili e di incasinare le cose semplici ,sempre pronto a dare fregandotene di ricevere.
Hai avuto sempre uno sguardo attento verso il mondo giovanile ,hai sempre creduto che i giovani potevano dare molto.
Ti sei speso tanto per creare occasioni occupazionali, a tanta gente hai dato la dignità di un posto di lavoro , quando avevo voglia di farti ridere ti dicevo “Hai dato piu’ posti di lavoro della Fiat ,ed ora sei rimasto senza macchina” tu con il tuo gesticolare e il sorrisetto mi dicevi non fa’ nulla , l’importante che mi vogliono bene.
Ti vogliono tantissimo bene lo vedrai ,dall’alto del cielo vicino alla tua adorata madre, a tua sorella e a tuo padre.
Riuscivi a giustificare anche chi ti tradiva , quelli che tu chiamavi “manigoldi”, avevi una parola di conforto per tutti.
Mi mancherai tanto amico mio, ti ho voluto tantissimo bene.
Anche il natale non sara’ piu’ lo stesso , quando dal 16 di dicembre fino al 7 di gennaio aprivamo quello che noi chiamavamo le CAPANNELLE di Roma ,un posto dove giocavamo a carte per divertimento, facevamo scherzi ,mangiavamo cioccolata tassitivamente di altri e si beveva qualcosa sempre di altri e dove facevamo cose che ci riportavano alla nostra fanciulezza.
Li vagnuni delle Capannelle come li chiamavi tu , sono distrutti Gianluca ,Massimiliano, Tony, Gianluca 2 e tutti gli altri ,ci mancheranno le foto con i cappelli strani,il tuo Fez Turco, le tue carte lanciate in aria.
Amavi la tua famiglia piu’ di te stesso.
Alcune volte mi dicevi speriamo che tutto si sistema, “li vagnuni stanno raggiungendo una consapevolezza nelle loro capacita’ ed una maturita’ “ ti brillavano gli occhi ed eri orgoglioso di loro.
Ti chiedo un ultima cortesia, non fare casini lassu’, non ti fare conoscere da tutti , salutami Marcello.
Ciao Giampie”,fratello mio.