BRINDISI – La Formica Ambiente ha promosso nel gennaio scorso un atto di pignoramento contro il Comune di Brindisi per una somma pari a quella precettata (circa 1,2 milioni di euro) aumentata della metà. Il provvedimento, infatti, è stato preceduto dall’atto di precetto risalente al dicembre scorso con il quale l’azienda sollecitava al pagamento del debito certificato dal decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Brindisi (pari appunto a circa 1,2 mln di euro).
Il Comune di Brindisi, però, ha deciso di opporsi giudizialmente ex art. 615 c.p.c. all’atto di pignoramento in quanto – attraverso il suo legale esterno Andrea Sticchi Damiani – eccepisce alla cessione del credito avvenuta tra la Nubile e la Formica Ambiente gli stessi rilievi che sollevati dal notaio Errico, che di fatto procurarono la rottura tra il notaio e l’Amministrazione Carluccio.
Tutto nasce dalla cessione del credito vantato dalla Nubile – verso il Comune – alla Formica Ambiente, che aveva effettuato il servizio di conferimento della frazione indifferenziata dei rifiuti nei propri impianti di smaltimento nel periodo dell’emergenza.
Bene, secondo il notaio Errico prima e secondo l’attuale gestione commissariale adesso (ed anche secondo il Commissario Castelli), quella cessione del credito non doveva essere avallata dal Comune in quanto la Nubile sarebbe stata debitrice nei confronti di Equitalia. A seguito di verifica ex art. 48 bis del D.P.R. 602/73, infatti, il Comune sarebbe venuto a conoscenza di un’ingente esposizione debitoria della Nubile verso Equitalia, tant’è che nel febbraio del 2017 è giunto presso il Comune un atto di pignoramento (presso terzi) promosso da Equitalia a carico della Nubile per un importo di circa 12 mln di euro. Cosa dice l’art. 48 bis? La norma statuisce che un’amministrazione pubblica non può effettuare un versamento superiore a 10.000 euro se prima non verifica se il beneficiario è inadempiente al pagamento di cartelle esattoriali.
Il Comune, comunque, ha risposto all’atto di pignoramento promosso da Equitalia producendo una dichiarazione di quantità negativa, sostenendo quindi di non dovere alcuna somma alla Nubile.
Per tale ragione, per l’ingente credito avanzato da Equitalia verso la Nubile e per il concordato preventivo al quale ha avuto accesso la Nubile nel novembre scorso, il Comune di Brindisi si opporrà pertanto giudizialmente all’atto di pignoramento avanzato dalla Formica Ambiente, chiedendo al giudice dell’esecuzione la sospensione del provvedimento di esecuzione forzata sulla base dei gravi motivi esposti dall’Ente.
Al contempo, il Comune impegna la somma di 16.600 euro per le spese dovute all’avvocato Sticchi Damiani.
Niente più transazione del debito quindi, ma battaglia legale fino alla fine.
Andrea Pezzuto Redazione |