Noleggiavano in leasing auto di grossa cilindrata, non pagavano le rate e poi le rivendevano nel nord Italia o all’estero, comunque nell’Unione Europea, facendone perdere le tracce. Nove persone, tutte di Ostuni, sono state arrestate – 5 in carcere, 4 poste ai domiciliari – con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e all’appropriazione indebita. Ad eseguire il provvedimento del Gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, circa 80 uomini della polizia, tra agenti del commissariato di Ostuni, della squadra mobile di Brindisi e Milano e dei reparti prevenzione crimine di Lecce e Bari. Le indagini sono partite da denunce per appropriazione indebita di auto presentate da alcune società di noleggio, poi sfociate nell’emissione di decreti di sequestro preventivo dei veicoli. Secondo l’accusa vi sarebbe stata una serialità di condotte mirate a danneggiare le società sia dei guadagni per il noleggio che del capitale. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di individuare il luogo, un ufficio che sarebbe stato usato come “quartier generale”, in cui il gruppo criminale si sarebbe riunito per pianificare le azioni da compiere attraverso società create fittiziamente. In tutto sono quindici le auto oggetto di appropriazione indebita, per un giro d’affari di circa 600mila euro. Alcuni dei mezzi sono stati ritrovati in Francia, Belgio e Germania e riconsegnati alle società proprietarie, altri sottoposti a sequestro, di altri ancora, invece, si sono perse le tracce.
