BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota della Cgil sulla vicenda voucher.
La manovra correttiva dei conti 2017 si palesa come un atto antidemocratico per eccellenza.
A distanza di circa un mese dalla definitiva abrogazione dell’istituto del voucher il Governo, a riprova del fatto che la volontà espressa dai cittadini firmatari la richiesta di referendum abrogativo sui voucher non ha alcun valore, ha già approntato un nuovo istituto sul lavoro occasionale che, nello specifico, sarà peggiorativo rispetto a quello che lo ha preceduto e conterrà elementi di novità in negativo, ignorati persino dal precedente legislatore.
In questo nuovo disegno sono previsti due strumenti legislativi utilizzabili per remunerare le prestazioni di lavoro occasionali: il Libretto Famiglia e il Contratto PrestO. vengono innanzitutto stabiliti tre tetti per le «prestazioni di lavoro occasionale»:
• 5mila euro di reddito per ciascun lavoratore;
• 5mila euro per ciascun committente o utilizzatore (elevabile a 10mila per ingaggio di studenti, pensionati, disoccupati, titolari di ammortizzatori sociali);
• 2.500 per ciascun lavoratore con lo stesso committente.
In secondo luogo potranno fare ricorso al lavoro occasionale: le famiglie o le persone per attività di assistenza e cura attraverso il «Libretto di famiglia»; le amministrazioni pubbliche per progetti speciali per disabili, poveri, tossicodipendenti, per emergenze e calamità, per iniziative di solidarietà; le imprese (piccole o piccolissime, fino a 5 addetti), attraverso il «Contratto PrestO».
La bozza dell’emendamento proposta dal Governo prima di essere inviata al Parlamento verrà presentata ai sindacati, anche se, come già accaduto in passato, il passaggio sarà meramente formale.
La CGIL ha già comunicato che non intende sentir parlare di nuove formule che possano essere impiegate anche dalle imprese.
Se a questo poi si aggiunge che per la prima volta, anche i disabili, potranno essere fra coloro che utilizzano i voucher, la protesta dovrà essere ancora più forte. A fronte di una legge dello stato che impegna datori di lavoro pubblici e privati ad assumere persone con disabilità si replica con l’assunzione a mezzo voucher , tutto il contrario di quello che dovrebbe essere una reale politica di inclusione.
Ed infatti la CGIL non ci sta ed ha invitato tutti coloro che hanno sensibilità per il sociale e senso di solidarietà a dare parere negativo in Parlamento.
A tal proposito il gruppo Dirigente della CGIL Brindisi ha incontrato in data odierna SE il Prefetto per esprimere le ragioni della propria protesta da inviare al Governo.
Ora, dopo la prova di antidemocrazia fornita, diviene sempre più urgente la discussione in Parlamento della Carta Fondamentale dei Diritti del Lavoro, anche perché gli artt. 80 ed 81 della stessa prevedono proprio una regolamentazione di tipo contrattuale del “vero” lavoro occasionale.