BRINDISI – È tempo di biglietti al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Da lunedì 7 novembre, infatti, sarà possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli che formano la stagione artistica 2016-17 della sala brindisina.
Alla campagna abbonamenti, con il tesseramento all’intera stagione (formula «Rainbow») o a una parte della programmazione (cioè i sei spettacoli dei format «Red» e «Blue»), si aggiunge la biglietteria, che comprende lo spettacolo fuori abbonamento «Performance» con Virginia Raffaele, in programma il 12 gennaio 2017. Dunque, via libera ai biglietti, anche singoli, dal primo all’ultimo appuntamento della stagione.
Il botteghino del teatro è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 16:30 alle 19:00.
Info www.fondazionenuovoteatroverdi.it e 0831 562554.
Beniamini del pubblico, maestri della scena, testi classici, commedie e nuovi linguaggi sono i protagonisti di un ricco cartellone che si compone di tredici spettacoli da novembre ad aprile. In un’ottica di teatro della città e di città nel teatro, il direttore artistico Carmelo Grassi ha allestito una stagione vivace, articolata e multidisciplinare, diretta a tutte le fasce e le generazioni di pubblico.
La stagione parte il 22 novembre con Ettore Bassi, protagonista di «Il Sindaco pescatore», storia di un eroe dei nostri tempi, Angelo Vassallo, ex primo cittadino di Pollica ucciso nel 2010 in un agguato di camorra. Il 23 novembre lo spettacolo sarà riproposto in matinée per le scuole.
Si cambia scena l’1 dicembre con lo spettacolo «Buena onda»: continua il percorso di Rocco Papaleo e dei suoi fidati compagni nel repertorio di teatro canzone che farà partire il pubblico per un viaggio ai confini del mondo alla scoperta di mete lontane ed esotiche.
Il 16 dicembre Fabrizio Bentivoglio, Michela Cescon, Isabella Ragonese e Sergio Rubini, in «Provando… dobbiamo parlare», mettono a confronto due coppie diverse di amici, una in crisi e l’altra apparentemente felice, chiuse in una stanza tra moine, ironie, sospetti, disillusioni e lancio di coltelli.
La danza classica suggella l’anno solare: il «Balletto del Sud» torna in scena il 29 dicembre con «La bella addormentata», la fiaba di Perrault rivisitata da Fredy Franzutti: al fuso è sostituita la taranta, alla fata una zingara errante. Il sonno sarà differente e avrà la parvenza di una pizzica strozzata.
Il 12 gennaio l’istrionica Virginia Raffaele mette in scena le sue maschere più popolari, donne diverse che sintetizzano alcune delle ossessioni più comuni della società contemporanea: vanità, scaltrezza e voglia di affermazione.
Capocomico per eccellenza, Paolo Rossi torna al Verdi il 26 gennaio con «Molière: la recita di Versailles» per raccontare i segreti di una compagnia che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta. Le canzoni originali sono di Gianmaria Testa, cantautore scomparso lo scorso mese di marzo.
Capolavoro di Eduardo De Filippo, «Filumena Marturano» è una bellissima e tormentata storia d’amore: in scena Mariangela D’Abbraccio e l’allievo prediletto di Eduardo, Geppy Gleijeses, l’1 febbraio per la regia di Liliana Cavani.
L’8 febbraio arriva il testo per eccellenza del teatro, «Amleto» di William Shakespeare, con Daniele Pecci, anche nelle vesti di regista, protagonista della tragedia con Maddalena Crippa.
Il 16 febbraio, Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere sono gli interpreti della pièce drammatica «Il padre», la storia di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone.
Il 23 febbraio è tempo di musical al Teatro Verdi. Arriva, salutata dal successo dello scorso anno, «Vacanze romane», commedia musicale interpretata da Serena Autieri e Attilio Fontana che richiama la Roma generosa e sognante del dopoguerra.
Raoul Bova e Chiara Francini sono Marco e Paola in «Due», in scena il 7 marzo: la scena è una stanza vuota e mentre Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro, su come saranno tra vent’anni.
La stagione del Verdi ritaglia un importante spazio per la musica: il 13 marzo le magiche sonorità al piano di Ezio Bosso si uniranno ai colori dell’Orchestra della Magna Grecia per regalare al pubblico brindisino una serata speciale.
Sul finire del 1752, Carlo Goldoni compone il suo testo più celebre, «La Locandiera». L’opera arriva al Verdi il 6 aprile nella riscrittura, dal titolo «Locandiera B&B», nella quale il denaro è il leitmotiv che anima la vicenda. Una splendida Laura Morante è la protagonista, Miranda, per la regia di Roberto Andò.