Una vera e propria Odissea quella vissuta ieri notte a Costa Morena dai circa 900 passeggeri della nave traghetto Golden Bridge, che alle 21:30 sarebbero dovuti partire da Brindisi alla volta di Igoumenitsa. Mezzi e passeggeri – raccontano – erano già saliti a bordo quando all’1.30 è stato comunicato loro che il traghetto aveva un’avaria e che, pertanto, sarebbero dovuti scendere. Una richiesta che, a quanto pare, i camionisti non hanno inteso soddisfare, impedendo di fatto anche alle auto ed alle moto di abbandonare la nave.
Nel frattempo, si è arrivati alle 4:30 del mattino e come racconta una passeggera, l’avvocatessa Marina Cito di Brindisi, sono stati letteralmente buttati fuori, per strada, senza neppure avere la possibilità di attendere all’interno del terminal. Sino a quel momento, però, nella sala poltrone si erano ammassate centinaia di persone, tra cui un gruppo di circa 300 ragazzini facenti parte di un’associazione, la maggior parte dei quali senza mascherina. “Inutile dire – prosegue l’avvocatessa – che non c’era alcun tipo di controllo antiassembramento. Dopodiché, a tutti i passeggeri è stato consegnato un foglio in cui veniva comunicato che la partenza sarebbe stata spostata dal 30 al 31 luglio e che ci sarebbe stato un ipotetico rimborso per un eventuale pernottamento. I passeggeri di Brindisi, a quel punto, hanno potuto fare rientro a casa, mentre tutti gli altri, seduti per terra, sono rimasti a Costa Morena”.
C’è chi, come l’avvocatessa Cito, aveva l’assicurazione e si augura quindi di poter avere un rimborso, optando per una partenza nella giornata odierna, ma con altro traghetto. Ma il fatto grave, riferiscono i passeggeri, è che non sia stata prestata alcuna assistenza a chi proveniva da fuori Brindisi e che si è ritrovato per strada, senza alcuna indicazione e senza sapere dove andare a dormire. “La Polizia – racconta l’avvocatessa Cito che adirà per vie legali – è intervenuta solo per convincere i camionisti ad abbandonare la nave”.