Il M5S insiste con la rovinosa politica delle piroette, per amore delle poltrone. Ci tengo a rispedire al mittente le accuse mosse dai componenti del Movimento, che, come evidente ai cittadini italiani e brindisini, non gode più di alcun spessore politico, semmai ha smarrito la strada che si proponeva di percorrere.
Infatti risuona stonata la scelta di appoggiare, con uno strategico accordo politico-elettorale, l’acerrimo nemico PD, ma il tutto è finalizzato a non perdere gli scranni più comodi del Palazzo di Città. Riguardo la questione per cui sono stato menzionato, ricordo che il capogruppo consiliare del M5S è sia componente del Consorzio servizi sociali, che gestisce quest’ultimi, sia presidente in commissione “Servizi Sociali” al Comune. Una grave anomalia più volte evidenziata e confermata perfino dall’Anac, poiché si tratta di un’incompatibilità di ruoli; ciononostante l’Amministrazione se n’è infischiata tentando fino all’ultimo di coprire la malagestione degli ultimi 5 anni.
Non nascondo di certo di essere stato il promotore, per fare chiarezza, di un incontro con il dott. Moscara, anch’egli nominato senza concorso nella compagine amministrativa del Consorzio. Manca però l’onestà intellettuale di ammettere che si tratta di una strumentalizzazione, in quanto per ben nove sedute si è preferito discutere di temi futili, a fronte di un argomento delicato che meritava maggiore attenzione. Nove sedute corrispondono a un ingente sperpero di soldi, all’incirca 5000€, impiegate per discutere di tematiche marginali, motivo per il quale ho scelto di non partecipare e non sostenere questo cattivo utilizzo delle istituzioni, rinunciando quindi ai gettoni di presenza. Purtroppo, l’appuntamento con il dott. Moscara da me richiesto è stato fissato proprio durante i giorni di mia assenza e che non hanno nulla a che vedere con una rinuncia volontaria. Forse il M5S confonde l’operato degli altri con quello proprio, non limpido, contraddittorio e ipocrita, di cui le prossime elezioni saranno il preludio di una definitiva deriva della politica pentastellata.