Omicidio Cairo, sono riprese le ricerche: ispezionato il pozzo, nessuna traccia – VIDEO

BRINDISI – Sono riprese a Brindisi le ricerche nell’immobile situato in contrada Santa Lucia, nelle campagna a ridosso della zona industriale, dove – grazie alle rivelazioni di un pentito – si ritiene  sia stato ucciso Salvatore Cairo, l’imprenditore di 36 anni scomparso il 6 maggio del 2000. Gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi, diretti dal vice questore Rita Sverdigliozzi, gli agenti della Polizia Scientifica di Brindisi e di Bari, insieme ai vigili del fuoco, hanno ispezionato a lungo un pozzo di pertinenza dell’area, profondo un metro e mezzo. Prima è stata aspirata l’acqua al suo interno, poi è stata asportata la melma, ma dei resti di Salvatore Cairo nessuna traccia. Ora si attendono disposizioni da parte del pm Milto De Nozza della Dda di Lecce che, sulla scorta delle dichiarazioni del pentito, ha riaperto il caso. Sulle indagini, tuttavia, c’è il massimo riserbo. Non ci sarebbero però dubbi sul fatto che la scena del crimine sia proprio quella indicata dal collaboratore di giustizia, segno della affidabilità delle sue deposizioni. L’intera area intanto – in uso ad una società che nulla ha a che fare con i fatti di 22 anni fa – resta sotto sequestro. Non è escluso, infatti, che a breve possano partire i primi avvisi di garanzia ed, in tal caso, si tornerà sul posto per effettuare accertamenti tecnici irripetibili con i periti nominati dagli indagati.

Cairo scomparve la mattina del 6 maggio di 22 anni fa: doveva andare a Lecce per lavoro, ma non vi arrivò e non fece più rientro a casa. La sua auto fu trovata sulla rampa della superstrada Brindisi Lecce con le chiavi ancora inserite nel quadro ed un principio di incendio sul sedile passeggero. La sua morte, alla luce dei nuovi risvolti, potrebbe essere collegata all’omicidio, l’anno successivo, di Sergio Spada, anche lui imprenditore nel settore dei casalinghi, freddato con un colpo di pistola alla nuca.

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