La nota con cui l’Agenzia per il Lavoro, Generazione Vincente S.p.A., ha comunicato di cercare 50 OUA (Operatori Unici Aeroportuali) da inserire presso gli scali pugliesi, e quindi anche presso quello di Brindisi, ha destato legittime preoccupazioni e altrettanto legittime perplessità.
Le prime sono state rappresentate da quei lavoratori chehanno già maturato notevole esperienza presso il Papola Casale, o Aeroporto del Salento che dir si voglia, e che quindi facevano affidamento, sia pure per pochi mesi l’anno, su tale occupazione, ritenendo che il principio della continuità fosse stato ormai definitivamente acclarato.
Le seconde sono invece riferite alla procedura utilizzata da Aeroporti di Puglia S.p.A. la quale, pur potendo contare sulla propria struttura, nonchésui soggetti aggiudicatari della relativa gara, ha ritenuto di introdurre un soggetto terzo, appunto l’Agenzia per il Lavoro ”Generazione Vincente S.p.A.”, di cui non si avvertiva alcuna necessità.
Sta di fatto che,in tal caso, la categoria dei OUA si ritroverebbe frazionata in tre segmenti: quello dei lavoratori che dipendono direttamente da Aeroporti di Puglia, quello dei lavoratori dipendenti dalle società aggiudicatrici delle gare, nonché quello dei lavoratori eventualmente facenti capo a Generazione Vincente S.p.A.. In estrema sintesi: un inno alla non trasparenza!
Tutto ciò, peraltro,con un unico risultato, negativo, effettivamente conseguibile: quello della sempre più marcata precarietà occupazionale e dell’aumento esponenziale dei costi, cui andrebbe aggiunto – ma in questo caso sotto un profilo generale, riferibile comunque alla stragrande maggioranza delle società interinali, ma da sempre colpevolmente sottovalutato dal Legislatore – l’aggiramento della normativa in tema di collocamento della manodopera.
Quali siano le ragioni per le quali Aeroporti di Puglia abbiaritenuto di operare in tale direzione, è agevolmente intuibile.
Quali siano le ragioni per le quali,sommessamente, suggeriamo ad Aeroporti di Puglia di desistere, sono anch’esse più che agevolmente intuibili.
Avv. Euprepio Curto
Coordinatore “Progetto per l’Italia”