Primi controlli nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2019” da parte della Capitaneria di Porto di Brindisi. L’operazione, il cui scopo è quello di garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti, ha visto l’avvio lo scorso 01 giugno. La già intensa presenza del personale militare è stata incrementata e, di conseguenza, anche i controlli da parte delle donne e degli uomini a terra e a bordo dei mezzi della alla Capitaneria di Porto.
Sono stati controllati in questo periodo i primi stabilimenti balneari, quattro strutture sono state sanzionate in via amministrativa, con sanzioni pari a 1.032,00 Euro cadauna. Due strutture, attive in località Specchiolla del comune di Carovigno, sono state sanzionate amministrativamente per violazioni dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare della Capitaneria di Porto di Brindisi, per carenza di dotazioni di primo soccorso. Oltre alla sanzione amministrativa, ai titolari è stato disposto di ripristinare immediatamente le dotazioni mancanti. L’attività di controllo della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera è incentrata prioritariamente sulla sicurezza della navigazione e della balneazione, ed è rivolta essenzialmente alla verifica capillare dell’organizzazione di sicurezza degli stabilimenti balneari (presenza dei bagnini di salvataggio abilitati, dotazioni di sicurezza, idoneità mezzi di salvataggio, presenza dei segnali e delle bandiere sicurezza.)
In uno stabilimento balneare del comune di Fasano, i militari della Guardia Costiera – Nucleo Operativo di Polizia Ambientale di Brindisi, hanno sanzionato l’amministratore della società per un importo di 3.098 euro, per aver asportato la Posidonia Oceanica dalla spiaggia in concessione, per trasferirla in circa 40 buste della spazzature, posizionati successivamente ai limiti della concessione. Medesima sanzione è stata elevata ad un concessionario del comune di Carovigno, in questo caso le biomasse venivano spostate in un’area demaniale fuori l’area in concessione. Lo spiaggiamento delle biomasse è un fenomeno naturale riconducibile all’azione concomitante della presenza delle specie vegetali nell’ecosistema marino (in prevalenza la fanerogama Posidonia Oceanica), ai cicli biologici delle stesse, all’ intensità e direzione delle onde e delle correnti ecc. e genera veri e propri accumuli sulla battigia ed i primi metri delle spiagge, creando non pochi disagi a bagnanti ed operatori. La presenza di tali biomasse è fondamentale per il naturale ripascimento degli arenili pertanto, in ragione di ciò, la Regione Puglia ha vietato la deliberata asportazione delle stesse dal sito di concentrazione, rimandando a opportune misure di corretta gestione del delicato sistema contenute nelle proprie Linee Guida che prevedono il coinvolgimento dei Comuni costieri.