Tacciano le armi. Negoziato subito. Sit in a Brindisi in piazza Vittoria venerdì 21 ottobre ore 17, manifestazione regionale a Bari sabato mattina, 22 ottobre (pullman con partenza da Brindisi alle ore 8 da viale Aldo Moro – sede della Cgil).
Al bando le armi nucleari, no all’invio di altri strumenti di morte in Ucraina, solidarietà con le vittime di tutte le guerre e negoziato subito per la pace. Con questi obiettivi il Comitato contro le guerre della provincia di Brindisi ha indetto per venerdì pomeriggio alle ore 17 un sit in piazza Vittoria. Invitiamo la cittadinanza a partecipare.
Per il giorno successivo, sabato 22 ottobre la Rete dei Comitati per la Pace di Puglia, ha indetto una manifestazione regionale per la Pace che si svolgerà a Bari con concentramento alle ore 9.30 in piazza Prefettura. Da Brindisi partirà un pullman alle ore 8 dalla sede della Cgil. Ci sono ancora posti disponibili.
Tale iniziativa si colloca nell’ambito della mobilitazione nazionale “Tacciano le armi, negoziato subito!” promossa da Europe For Peace per i giorni 21, 22 e 23 ottobre e in preparazione della manifestazione nazionale convocata a Roma il prossimo 5 novembre. Questo l’appello lanciato dalla Rete dei Comitati per la Pace di Puglia (tra i quali c’è il Comitato contro le guerre di Brindisi) al quale hanno aderito singoli cittadini, associazioni e sindacati regionali e locali, partiti e amministrazioni.
BRINDISI E LA PUGLIA PER LA PACE
Tacciano le armi, negoziato subito!
Verso una conferenza internazionale di Pace
Noi, popolo della Terra, chiediamo a tutti coloro che in questo momento armati stanno mirando per colpire un altro essere vivente, di non farlo, di fermarsi.
Noi, popolo della Terra, chiediamo a coloro che decidono nuove guerre, che invadono Paesi e ordinano di lanciare missili e bombe su case e persone, che eseguono torture sui civili e praticano stupri di massa, in spregio di ogni elementare diritto della persona: perché?
Perché pensare di risolvere qualsivoglia controversia tra Paesi ancora nel 2022 con la violenza e con le armi, ignorando e violando ripetutamente ogni principio di diritto internazionale, causando vittime e sofferenze fisiche e morali inaccettabili e macerie, crisi economiche ed alimentari diffuse innanzitutto tra i più poveri del mondo?
Noi, popolo della Terra, non vogliamo più assistere passivamente, quasi assumendocene una complicità, a ripetuti massacri: di nostri simili, di minoranze oppresse e perseguitate e di accordi faticosamente raggiunti che dovevano tutelarli. Non abbiamo chiesto noi nuove guerre, non troverete un appello o un corteo con manifestanti che invocano conflitti armati, per poi piangere vite spezzate, abitazioni e territori distrutti e abbandonati, milioni di famiglie e di imprese sul lastrico anche oltre il perimetro dei combattimenti, per gli aumenti dei costi delle spese primarie, mentre al contempo in pochi, speculando sull’emergenza, continuano ad arricchirsi.
Noi, popolo della Terra, vogliamo un’Organizzazione delle Nazioni Unite democratica, senza diritti di veto e trasparente, riconosciuta, da tutti e sempre, come livello sovranazionale di risoluzione delle controversie tra Stati, come previsto anche dalla Costituzione italiana, e all’interno di essi garante dei rapporti con minoranze religiose ed etniche, di genere e altro, vogliamo il disarmo, liberando così ingenti e incredibili risorse, ora sprecate in armamenti, da destinare invece a sconfiggere miserie e a creare benessere, a redistribuire ricchezze e possibilità a partire da dove ne sono state sottratte, a guarire un pianeta malato, saccheggiato oltre ogni limite, per poterlo lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi, a garantire ovunque salari e stipendi dignitosi per lavori necessari e sicuri. Siamo con Papa Francesco: liberiamoci dalla guerra, ora e per sempre. Il segretario dell’ONU convochi subito una Conferenza di Pace, imponendo l’immediato cessate il fuoco in Ucraina, per valutare le condizioni che hanno causato morte e distruzione in quel Paese, garantendo il rispetto questa volta delle decisioni concordate che si assumeranno negli interessi di tutti, dell’Ucraina e delle sue minoranze russofone e anche della Russia (pur colpevole della criminale e inaccettabile aggressione di una Stato sovrano), che non vuole vedersi circondata dalla NATO. Ucraina che va sostenuta in ogni modo nel ricostruire case e città, acquedotti e scuole, sogni e non incubi.
LA MANIFESTAZIONE E’ PROMOSSA DALLE SEGUENTI ASSOCIAZIONI, SINDACATI E COMUNITÀ RELIGIOSE DI LIVELLO REGIONALE:
ACLI, AGCI, ANPI, ARCI, Azione Cattolica, CGIL, Comitato “Io Accolgo”, Confcooperative, Emergency, Famiglia Comboniana, Forum Terzo Settore, Frati Minori di Puglia e Molise, Legacoop, Legambiente, Libera, MEIC, Movimento Nonviolento, Pax Christi, Provincia delle Puglie dei Frati Minori Cappuccini, Rete dei Comitati per la Pace di Puglia, Rete della Conoscenza, Rete donne costituenti, UIL, Unione degli Studenti
In compagnia di:
GRUPPI E ASSOCIAZIONI LOCALI:
APS giraffa Onlus, ARCA – Centro di iniziativa democratica, Artists for Rojava, Associazione Babele APS Taranto, Associazione culturale “Il Venerdì Libertario”, Associazione Compagni di strada – Brindisi, Associazione Giuseppe Lazzati Bari, Associazione Macroscopio, Associazione Marx21, Associazione PERIPLO – Bari, Cinema Splendor – Bari, Circolo ARCI “Pierrot le fou!”, Comitato Popolare San Michele Bene Comune, Conferenza Donne Democratiche Provincia di Lecce, ConvochiamociperBari, Coordinamento barese di Democrazia Costituzionale, Diem25, Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti – Bari, Eugema ODV – Bari, Forum per cambiare l’ordine delle cose – Brindisi, GEP – Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV – Bari, La Giusta Causa – Bari, Link Bari, Peacelink – Taranto, Progetto Donna – Monopoli, Salesiani Istituto Redentore di Bari, Stati Generali delle Donne di Bari, Terre del Mediterraneo – Bari, Ufficio Giustizia e Pace Frati Minori Salento, USB Provinciale di Bari, Zona Franka – Bari
AMMINISTRAZIONI LOCALI:
Assessorato al Welfare del Comune di Bari, Comune di Bari, Comune di Brindisi
PARTITI E MOVIMENTI POLITICI REGIONALI:
Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista, Risorgimento Socialista, Sinistra Italiana, Unione Popolare