BRINDISI – Tra Zambia e Zimbawe sgorgano le Cascate Vittoria: nei pressi di un lussuoso albergo del posto risalente agli anni ’30 si trova un murales che celebra l’epopea della BOAC, la compagnia aerea antesignana della British Airways, che nei primi decenni del ‘900 collegava Southampton con Johannesburg per il trasferimento di posta e passeggeri. Il grande idrovolante all’inizio impiegava 5 giorni, dopodiché è riuscito a coprire la tratta in 50 ore.
Questo racconto è stato riportato dal presidente dell’AdSP Ugo Patroni Griffi nel corso della conferenza di apertura della tre giorni del Medieval Fest. Vi chiederete che relazione abbia tutto ciò con Brindisi: in realtà questo aneddoto storico ha molta attinenza, in quanto la rotta originaria dello storico collegamento richiamato dal presidente faceva scalo a Brindisi. “Ora, che questo venga ricordato in Africa e qui invece non si metta una targa, una foto, non ci si organizzi con un piccolo idrovolante che simbolicamente faccia fare un giro turistico, lo ritengo un delitto che nasce dall’ignoranza. La Valigia delle Indie; questa vicenda della BOAC; il ruolo di Brindisi nella seconda guerra mondiale, quando ospitò il re e divenne capitale d’Italia; la storia romana con la via Traiana e la via Appia; la presenza di Federico II, lo scarso rilievo dato alla casa di Virgilio (ndr), rappresentano tutti aspetti della storia della città che devono essere raccontati o comunque raccontati meglio”.
Già, perché se la città non è mai riuscita ad emergere in ambito turistico e non solo è dovuto soprattutto alla scarsa capacità dei suoi abitanti di costruire un racconto accattivante di Brindisi. E ciò si collega – ahinoi – alla perfezione anche con il tema del traffico crocieristico: Patroni Griffi, sempre nella serata di ieri, ha annunciato che dal 6 all’8 settembre presenzierà al Seatrade Europe di Amburgo, uno dei più importanti luoghi d’incontro dell’industria crocieristica, per pubblicizzare gli scali di Brindisi e Bari. Se in termini di traffico crocieristico l’annata in corso ha fatto registrare forti incrementi nei due scali (+73%), qualche dubbio sorge invece su quanti passeggeri scendano dalla nave per visitare la città, e se tale dato sia coerente con quanto accade negli altri porti. “Ho incaricato i miei di fornirmi il dato su quanti crocieristi scendono in città e se questo dato è coerente con quanto avviene negli altri scali: se siamo sotto vuol dire che c’è un problema, che l’offerta è insufficiente, insomma, significa che i crocieristi pensano che la città offra poco di interessante rispetto agli altri scali, e questo sarebbe un fallimento. E’ necessario che il crocierista abbia delle cose da fare quando scende, bisogna attrezzarsi per fornire un racconto accattivante della storia della città”. Ed ecco che il racconto della tratta Southampton-Johannesburg ritorna attinente più che mai, perché rappresenta solo l’ultima delle decine di storie dimenticate da una città senza memoria, e di conseguenza senza futuro.
Andrea Pezzuto Redazione |
Bravo Padrone Griffi…incominciamo con lo smantellare quello schifo di recinzione realizzata con i soldi dei cittadini, individuiamo i colpevoli di tale scempio, trasferiamo L’Autorità Portuale nella zona industriale e ripristiniamo la Stazione marittima…e poi potremo incominciare a dialogare….
Guido Giampietro:
Peccato che la locandina evidenzi lo scalo di Augusta e non quello di Brindisi. Per il resto (purtroppo!) è tutto vero quello che ha detto Patroni Griffi. La “colpa” di questa città è d’avere per abitanti dei brindisini.