TORRE SANTA SUSANNA – “Può accadere che un consiglio comunale venga sciolto per mafia, ma non so se un comune possa essere sciolto dalla mafia”: questa frase è stata pronunciata dall’ex sindaco Michele Saccomanno. Alcuni giornalisti, increduli, hanno chiesto ulteriori chiarimenti poiché poteva essere la dura reazione, a caldo, di chi ha perso la fiducia della sua maggioranza e dei cittadini, ma così non è stato poiché lo stesso Saccomanno ha confermato quanto detto.
A fronte della gravità dell’affermazione, la segreteria del Partito Democratico di Torre Santa Susanna ha incontrato il senatore Salvatore Tomaselli, membro della Commissione parlamentare antimafia, per una comune valutazione della vicenda che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale.
Il PD, pertanto, a fronte di così gravi affermazioni, invita l’ex senatore a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, fornendo nomi e motivazioni capaci di avallare quanto sostenuto. Nella storia politica della nostra cittadina ci sono state diverse vicende che hanno visto protagonista il trasformismo politico: componenti della maggioranza passavano all’opposizione facendo cadere l’amministrazione Petarra e viceversa nell’amministrazione Frioli, nella quale i componenti dell’opposizione passarono alla maggioranza per mantenerla in piedi. Sono passati gli anni ma ancora oggi ci chiediamo chi sia stato il regista di questa farsa durata troppo tempo, oggi finalmente interrotta, ma non abbiamo mai usato impropriamente il vocabolo mafia per accusare gli avversari politici.
Una cosa sono i fallimenti politici come quelli in cui l’amministrazione Saccomanno è incorsa clamorosamente, altro è il tema della lotta alla criminalità organizzata, che ci vedrà sempre, coerentemente, dalla parte della legalità e del rifiuto di ogni possibile compromesso con ambienti e forze che alimentano fenomeni estranei alla convivenza civile e democratica.
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