In questi mesi abbiamo sopportato in silenzio la grande operazione di distrazione di massa portata avanti dalla vera “armata brancaleone” che siede in Consiglio, ma sui banchi dell’ opposizione , ossia quella capeggiata dai Consiglieri Roberto Quarta e Lino Luperti che probabilmente in preda ad una incontrollabile mania di protagonismo, hanno illuso centinaia di Cittadini di Brindisi sostenendo di avere tra le mani le soluzioni per la rimozione della Pista Ciclabile sita oggi in V.le Aldo Moro, ” soluzioni” rivelatesi poi solo bufale, in quanto vi sarebbe, nel fare ciò che sostengono, un importante, potenziale, quasi certo, danno erariale per il Comune. Ma dove erano allora i consiglieri comunali Roberto Quarta e Lino Luperti?
Perche’ si ricordano solo ora del problema della ciclabile quando avrebbero potuto denunciare durante la progettazione le criticita’ che solo ora scoprono, ovvero quando avrebbero potuto incidere anche come semplici cittadini?
Ma si sà, spesso in politica la sovraesposizione mediatica è utilizzata da chi vorrebbe solo soddisfare ambizioni personali, sentirsi per qualche settimana personaggio pubblico, senza risolvere mai i veri problemi dei Cittadini, tanto che importa!
Il nostro partito, tramite i suoi Consiglieri e la delegazione in giunta con il vicesindaco (che guarda caso ha anche la delega all’urbanistica ed alla mobilità urbana) e l’assessore ai servizi sociali, è stato da sempre molto cauto su questa vicenda, consapevole delle criticità e difficoltà tecniche esistenti, nel massimo rispetto degli abitanti di Brindisi, ma soprattutto con e per doverosa trasparenza. Nessuno dimentichi che, prima ancora che la ciclabile da progetto annunciato si trasformasse in opera, l’avevamo contestata aderendo come FdI ad un comitato spontaneo di cittadini e commercianti lungimiranti, immaginando già quali sarebbero stati gli effetti nefasti su traffico, smog, parcheggi, tranquillità dei residenti e volume di affari dei commercianti, lungo tutto il percorso! Purtroppo l’epilogo non è stato quello sperato. La ciclabile è lì, e pare che ci tocchi tenercela per almeno 5 anni, tutto il resto sono frottole. In questi mesi, in silenzio ma con il massimo impegno, con tutta la maggioranza, sono stati approfonditi tutti i possibili dettagli per evitare di consegnare alla Città questo orribile regalo pensato, studiato e voluto dall’ amministrazione Rossi e dal PD, ossia da coloro che oggi provano a defilarsi e a scaricare le presunte colpe utilizzando e strumentalizzando le suddette manie di protagonismo dei sopracitati Consiglieri, che fin dal primo giorno dal loro insediamento, in barba a quanto avevano sostenuto durante la campagna elettorale, hanno fatto banchetto ed alleanze con l’amministrazione uscente , loro avversari politici in teoria o almeno così avevano detto ai Brindisini, pur di sedersi su quei desiderati banchi.
Ora, con un accertato danno erariale di centinaia di migliaia di euro, addebitato al Comune in caso di rimozione della pista, qualcuno degli incantatori dell’armata Brancaleone dovrebbe chiedere scusa alla Città e ai Brindisini per le favole raccontate in questi mesi. Se proprio i consiglieri Luperti e Quarta sono convinti di cio’ che asseriscono si facessero delegare dal sindaco con una delega speciale e si assumessero in prima persona la responsabilità di firmare lo stop alla ciclabile di viale Aldo Moro. Il resto è solo propaganda e strumentalizzazione dell’esasperazione di chi si sente danneggiato da questa opera non opportuna della quale la città avrebbe potuto tranquillamente fare a meno!
Segreteria Cittadina
gruppo consiliare FdI
Io farei una petizione
Chiederei hai cittadini se vogliono che la pista ciclabile venga smantellata
E i soldi da restituire li farei uscire di tasca propria ha chi ha firmato e approvato quel progetto scellerato