Alzi la mano chi pensava che la Happy Casa Brindisi, ancora alle prese con problemi di covid sino a 10 giorni fa, potesse vincere le prime due gare interne di play off contro la Pallacanestro Trieste con la disinvoltura ed il divario visto in queste due sere. Dopo i 21 punti di distacco in gara 1 la compagine di coach Vitucci ha fatto ancora meglio chiudendo il secondo match con il punteggio finale di 86-54 frutto di una prova collettiva notevole e di una difesa che a volte è stata davvero insuperabile. I 32 punti di distacco raccontano di una gara a senso unico e dominata dal principio alla fine senza mai essere messa in discussione. Il rientro di Krubally al posto di Bell ha dato al pivot biancoazzurro la possibilità di riassaporare il campo e, seppure in evidente ritardo di preparazione, ha permesso al ragazzo di Atlanta, di mettere nel motore minuti importanti e di tirare giù ben 10 rimbalzi in 16 minuti di utilizzo. Vitucci anche questa sera ha fatto partire dalla panchina il fromboliere D’Angelo Harrison potendo così disporre di un’arma tattica diversa a seconda delle situazioni di gioco. La New Basket Brindisi grazie alla sua difesa ha potuto distendersi spesso in contropiede e giocando in velocità con azioni davvero belle ed entusiasmanti. Veder muovere la palla a questo Brindisi è davvero piacevole soprattutto perchè oltre al play Thompson spesso le transizioni sono condotte da un certo Derek Willis il cui ball handing è di un giocatore di altri campionati. Un lungo che corre e palleggia come lui non è facile vederlo a queste latitudini e la sua energia è davvero contagiosa.
Ben 10 i giocatori a referto per la Happy Casa Brindisi con Nick Perkins che vince la palma del miglior realizzatore del match con 17 punti e 8 rimbalzi. Ottima la prova del recuperato Gaspardo che ha chiuso con 16 punti, 6/10 al tiro e 6 rimbalzi.
Anche in questa partita l’aspetto su cui crediamo l’allenatore dei pugliesi avrà gioito è l’aver visto una squadra che non è dipesa dal singolo giocatore ma dalla forza del collettivo. Uno strumento che, in caso di passaggio del turno, potrebbe davvero tornare utile alla formazione brindisina. Trieste non è mai entrata in partita stordita sin dall’inizio dalla determinazione e dall’aggressività difensiva dei padroni di casa. Dopo 12 minuti il tabellone segnava un eloquente 31-11 e solo l’orgoglio dei giuliani ha consentito, agli stessi, di piazzare un break di 0-9 e di riportarsi sul – 11 (31-20 dopo un canestro di Alviti). Il piccolo sbandamento è durato però solo tre minuti e Brindisi ha ripreso il comando delle ostilità ed ha iniziato a produrre gioco e canestri. Il distacco è aumentato anche nell’ultimo parziale quando Vitucci ha schierato un quintetto composto da Zanelli. Visconti, Krubally, Gaspardo e Bostic per consentire, soprattutto ai primi quattro, di giocare minuti importanti per riprendere la migliore condizione ed un buon ritmo gara. E dare fiato alle prime punte in attesa della gara 3 che si disputerà a Trieste lunedì prossimo alle 19.00.
Per la Happy Casa Brindisi, come dichiarato da coach Vitucci nel post partita, sarà indispensabile rimanere umile e giocare con la stessa forza mentale difensiva vista in queste due prime gare.
In caso di vittoria Brindisi timbrerebbe il pass per l’accesso alla semifinale scudetto, traguardo mai raggiunto dalla società biancoazzurra.
Nelle altre tre partite di questa seconda giornata dei quarti di finale scudetto Venezia ha sconfitto nuovamente Sassari per 83-78, Milano ha avuto vita facile contro Trento con il punteggio di 93-79 e la Virtus Bologna ha battuto ancora Treviso 88-83 (la vincente affronterà una tra Brindisi e Trieste).
Happy Casa Brindisi – Allianz Pallacanestro Trieste 86-54 (25-11, 15-14, 28-16, 18-13)
Brindisi : Bostic 6, Krubally 3, Zanelli 5, Harrison 10, Vsconti 5, Gaspardo 16, Thompson 6, Cattapan 0, Guido 0, Udom 7, Perkins 17, Willis 11. All. Vitucci
Trieste : Coronica 2, Upson 11, Fernandez 4, Arnaldo 0, Laquintana 0, Delia 7, Henry 0, Cavaliero 1, Da Ros 0, Grazulis 7, Doyle 8, Alviti 14. All. Dalmasson
Arbitri : Rossi, Martolini, Dori
Foto : Vincenzo Tasco
Dario Recchia