BARI – La Regione puglia investe 48 milioni di euro per il dragaggio dei porti. Lo ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Puglia, Giovanni Giannini, presentando oggi a Bari il contenuto della delibera approvata, lo scorso 21 marzo, dalla giunta regionale pugliese e relativa allo schema di avviso pubblico per l’accesso alle risorse europee.
“Sono decenni che non si fanno operazioni di dragaggio nei porti pugliesi di rilevanza regionale. Abbiamo deciso d’intervenire – ha aggiunto Giannini – in tutti quelli che non sono sede di autorità portuale e quindi escludendo Bari, Brindisi, Taranto e Manfredonia porto industriale che possono rivalersi su altri tipi di finanziamento. L’attività operativa finalizzata al dragaggio dei porti – ha detto ancora Giannini – e’ rivolta ai Comuni, che entro il 30 aprile dovranno compilare una scheda tecnica ed abbozzare un primo quadro economico di massima”. Entro il 30 maggio poi – e’ emerso nell’incontro – sara’ pubblicato l’avviso pubblico e si procedera’ a valutare le istanze progettuali. “E’ fondamentale – ha aggiunto – che i Comuni si dotino di un piano regolatore del porto e procedano alla caratterizzazione ambientale con la classificazione dei sedimenti, individuando le possibili opzioni di gestione dei materiali”. Supporto operativo e tecnico sara’ fornito dalle due autorita’ portuali pugliesi, la gia’ costituita Mar Ionio e la costituenda Mar Adriatico Meridionale. “L’intervento consentira’ una maggiore fruibilita’ ad imbarcazioni da diporto ed ai pescherecci. Un provvedimento insomma – ha concluso Giannini – che guarda al turismo ed alla pesca. Dopo il dragaggio ci concentreremo sulla realizzazione delle opere a mare necessarie per la protezione dei porti, al fine di evitare il fenomeno dell’insabbiamento”.