Porto, la ministra Paola De Micheli: “Sono qui per dirvi che ci siamo e che non sarete secondi a nessuno”

Intervenire sul porto “grande ricchezza di questa citta’, sulla quale c’e’ in corso una rivoluzione epocale”. Il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, e’ intervenuta in serata a Brindisi ad un incontro, convocato dal sindaco Riccardo Rossi e da Puglia Sviluppo, ed al quale sono stati invitati a partecipare autorita’ civili e militari, rappresentanti di enti, istituzioni, sindacati, associazioni di categoria e stakeholder del settore. Il ministro e’ intervenuto dopo che la scorsa settimana era stato in citta’ il ministro Boccia e si e’ riferita alla decarbonizzazione della centrale Enel, industria che determina l’economia portuale brindisina. “Il porto era nato attorno a questa centrale, si e’ realizzato anche in termini infrastrutturali attorno a questa centrale e la progressiva dismissione deve diventare, invece che una grande preoccupazione, una grande occasione come e’ accaduto in altri luoghi del nostro Paese e d’Europa”, ha aggiunto il ministro rammentando che e’ importante “non generare una competizione negativa rispetto a scelte soprattutto di natura fiscale che noi andiamo a prendere nei confronti di Taranto. Secondo me questi due porti hanno due vocazioni diverse – ha concluso sul punto – e devono avere tutti e due le stesse opportunità di rilancio, anche perche’ si sta determinando anche a Brindisi una situazione di riconversione che corre il rischio di essere molto pesante”.

“Sono qui per dirvi che ci siamo, che non sarete secondi a nessuno, che e’ chiara qual e’ la situazione determinata in questa citta’, quali sono i problemi e quali sono i rischi. Ci siamo. Sicuramente non faremo tutto perfettamente come qualcuno spera, ma certamente faremo. E anche fisicamente testimonieremo questo nostro fare con una presenza proattiva”, ha poi aggiunto il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. “Oggi e’ ovvio che dovevamo darci un piano strategico che nei prossimi tre anni consenta al porto un salto di qualita’ che risponda rapidamente alla gia’ avviata riconversione delle centrali per evitare che dopo aver gia’ pagato un prezzo ambientale in passato, questa citta’ paghi un prezzo in termini sociali, ma essendoci risorse da parte di questa citta’ di progettare, e di progettare in maniera univoca un’altra identita’, un’altra missione di sviluppo per il porto, noi abbiamo cominciato a darci delle tappe di lavoro per accelerare tutto questo. La prima tappa e’ quella del piano strategico. Il giorno 6 ci incontriamo per questo e poi c’e’ il passaggio sul Piano del porto che e’ in mano al Consiglio superiore dei Lavori pubblici, perche’ il Piano regolatore ha bisogno di avere una puntualizzazione che consenta all’Autorita’ portuale ai privati di fare interventi strategici e di avviare, in alcune fasi la progettazione, in altre la realizzazione”.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO