Prendere a secchiate di acqua la vicina di casa può costare caro.
Una sessantenne sarà costretta a risarcire la sua dirimpettaia staccandole un assegno da tremila euro per averle lanciato un secchio pieno d’acqua
Tutto questo nato da una banale lite per la musica troppo alta.
Una impiegata di 40 anni aveva suonato al campanello della vicina sessantenne chiedendole gentilmente di abbassarre il volume della radio perchè la musica troppo alta la stava infastidendo.
Per tutta risposta la signora non solo aveva alzato ulteriormente il volume, ma addirittura aveva preso un secchio e dopo averlo riempito d’acqua, lo aveva gettato dalla finestra verso la vicina di casa.
Come spiega l’avvocato, a quel punto è scattata la denuncia che si è poi tramutata in una condanna con risarcimento.
Massimo Galantucci