BRINDISI – Questa sera Nando Marino ha presentato ufficialmente la sua squadra, “Brindisi in Alto”, della quale – ha ribadito – resterà esclusivamente l’allenatore, tanto da decidere di non interferire con il suo voto nemmeno nelle decisioni che il direttivo del movimento (che sarà composto da 5 persone) andrà a prendere attraverso votazioni interne.
La sala conferenze dell’Hotel Internazionale era gremita e non è passata inosservata la presenza di rappresentanti di Impegno Sociale, dell’Udc, di Alternativa Popolare e dei Coerenti per Brindisi.
Ed a proposito di eventuali alleanze, Marino ha affermato che la sua lista intende parlare con il fronte dei moderati e con chiunque voglia condividere progetti, fatti e persone per la crescita della città. In ultima analisi, qualora non si dovessero trovare accordi, sarebbe pronto anche a scendere in campo da solo. Marino, infatti, ha spiegato di avere ottimi rapporti con tutti e di non avere, dunque, preclusioni, pur non negando l’esistenza di personaggi con i quali non intende interloquire. Ha poi evidenziato il fatto che sono tornate in auge persone che, anni fa, si sono rese protagoniste del famoso “ribaltone” (decretando la fine della politica brindisina) e che adesso si sono collocate in una determinata area.
Nel corso della conferenza stampa sono poi state presentate le regole che il movimento “Brindisi in Alto” ha deciso di darsi, tra le quali rientrano: la scelta di 5 assessori tecnici ‘bloccati’ che dovranno essere slegati dalle dinamiche politiche; la sottoscrizione di un patto d’onore verso gli elettori che preveda un impegno a non cambiare casacca, avvenimento occorso proprio nella squadra di Marino con Damiano Flores; l’effettuazione di una due diligence sul bilancio comunale al termine della quale decidere se ci sono gli estremi per accollarsi l’onere di governare la città o meno.